«Profughi e disoccupati, c’è chi specula». Dubbi sull’accoglienza, tanto lavoro nero

L’assessore Magatti denuncia: «A Como guerra tra poveri e qualcuno ne approfitta»

«A Como è in corso una guerra tra poveri. C’è il lavoro nero, la competizione al ribasso. Non sono cose che accadono solo al sud, per la raccolta delle arance». È il primo dei due sassi nello stagno - più simili a macigni, in realtà - gettati l’altra sera dall’assessore ai Servizi sociali Bruno Magatti, durante un affollato incontro pubblico organizzato a Lora dal Pd, sul tema dei migranti.

La seconda denuncia, meno esplicita ma altrettanto importante, riguarda le cooperative che si occupano di accogliere i profughi sul nostro territorio: «Ricevono mille euro al mese per ogni persona ospitata, dovrebbero lavorare in un certo modo - ha detto - Se ricevo qualcuno a casa mia posso farlo anche alla buona, ma qui parliamo di realtà che operano su mandato dell’istituzione, quindi non possiamo accettare compromessi. Le risorse assegnate alle coop devono essere spese a favore delle persone accolte e per pagare le professionalità che sono tenute ad assumere. Con cifre del genere bisogna anche generare opportunità di lavoro. In alcuni casi, invece, ci si muove “spannometricamente”».

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