Progetto sui migranti italiani
Il grazie di Mattarella ai ragazzi

Como: il capo dello Stato elogia il lavoro degli studenti del Teresa Ciceri «Vivo apprezzamento per l’impegno, non perdete fiducia nel futuro»

Como

«Non perdete fiducia nel futuro». Il pensiero è del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed è rivolto alla 5 UE del Ciceri. Il messaggio è contenuto in una lettera firmata dalla Presidenza della Repubblica e ricevuta in risposta all’invio di un progetto, “Quando a emigrare eravamo noi”, realizzato dalla sezione del liceo di scienze umane. Al centro del lavoro, le emozioni e le sensazioni vissute dai nostri connazionali che si recavano nelle Americhe fra Ottocento e Novecento. In particolare, sono state analizzate le lettere scambiate fra gli espatriati e le famiglie rimaste in Italia.

«Il Presidente della Repubblica ha ricevuto la vostra gradita lettera – si legge nella missiva inviata alla docente Annalisa Franchi e agli studenti – con parte del progetto, svolto con entusiasmo e costanza nello scorso anno scolastico, nonostante sia stato molto difficile a causa della pandemia. Mi incarica di ringraziarvi particolarmente per averlo reso partecipe delle vostre approfondite riflessioni, davvero molto interessanti». Il lavoro è stato, di fatto, realizzato tutto a distanza. Mattarella esprime «vivo apprezzamento per l’impegno profuso» e invita i ragazzi «a non perdere fiducia nel futuro, certo che tutti insieme sconfiggeremo presto il Covid 19 anche grazie ai vaccini». In conclusione, il capo dello Stato invia i propri auguri personali di buon anno scolastico al preside Vincenzo Iaia, a tutti gli studenti, insegnanti e genitori. Il Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, l’ex alternanza scuola lavoro), iniziato a ottobre 2020 e concluso ad aprile, per i ragazzi è stato gratificante e soddisfacente.

Come spiegato dalla docente Annalisa Franchi, il percorso è stato costruito in due momenti: una prima fase di ricerca teorica sulle migrazioni e sui diversi fattori e, accanto, una seconda più empirica.

L’appello

Per questo, sono stati divisi gli studenti in cinque sottogruppi: il primo si è occupato dell’analisi delle lettere dei migranti, contattando il museo di Ellis Island di New York, mentre il secondo ha realizzato un video con immagini e vicende tratte dal sito del Mem (Museo su memoria e migrazioni) di Genova. Sono state studiate le condizioni di viaggio e le aspettative di chi decideva di lasciare il nostro paese. Sono stati poi realizzati due questionari, uno sulla percezione del fenomeno migratorio e destinato agli adolescenti, l’altro destinato ai nostri connazionali oggi all’estero per cercare di capire come vivano e si sentano integrati nel tessuto sociale. Infine, sono state analizzate le vignette con cui veniva raffigurato il migrante italiano all’estero.

Ai ragazzi piacerebbe presentare il loro progetto anche fuori da scuola: per questo lanciano un appello alle biblioteche, alle associazioni o ad altre scuole interessate. Chi lo fosse, può scrivere a: [email protected].

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