Quelli del compleanno
ogni quattro anni

Il 29 febbraio giornata particolare per i 60 comaschi nati negli anni bisestili. Tra essi il pittore Bruno Saba

Ce n’è uno ogni 1400 nati: circa 5 milioni di persone, nel mondo, festeggiano il proprio compleanno il 29 febbraio, durante l’anno bisestile.

In Emila Romagna, per la precisione a Savignano, si è deciso di organizzare, prima volta in Italia, la festa dei nati “bisesti”. Chissà se, fra i circa 60 comaschi (tenendo per buone le statistiche), qualcuno si è recato in provincia di Modena.

Bruno Saba, artista lariano, ha alle spalle 19 compleanni: «Vanno moltiplicati per 4 – precisa – e arriviamo a 76. Però bisogna dirlo: non me li sento. Di solito, mi si poneva il problema se celebrare il 28 febbraio o il 1 marzo. Poi, a quanto pare, chi è nato prima di mezzogiorno come me dovrebbe anticipare al 28». Ovviamente, nel 2016 nessun dubbio. Alis Barbaro ha compiuto 32 anni: appartiene anche lui alla ristretta élite: «Sono nato alle 23 – racconta – e mio padre ha insistito affinché venissi registrato il 29 e non il giorno dopo. Sono felice? È una continua fonte di aneddoti – scherza – di solito festeggio il week end prima. Quest’anno, invece, esco a cena con la mia ragazza il giorno esatto».

Introdotto nel 46 a.C. da Giulio Cesare, l’anno bisestile serve a recuperare le ore di scarto rispetto a quello solare solare (che dura 365 giorni e 6 ore). In inglese si chiama “leap year”, perché chi nasce il 29 febbraio «salta» il compleanno ogni quattro. Per illustrarlo, nel 2012, Google scelse il simbolo della rana.

Secondo un’antica leggenda irlandese, l’unico giorno in cui una donna ha la possibilità di chiedere in sposo un uomo è il 29 febbraio. Se la proposta è rifiutata, lui deve comprarle 12 paia di guanti per nascondere la vergogna di non avere un anello di fidanzamento.

Il giorno più raro del calendario ha due ricorrenze: l’Error Day e la Giornata mondiale delle malattie rare.

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