S. Abbondio, oggi il vescovo
prega con i migranti

Invito esteso ai fedeli di tutte le religioni

Ci sarà anche il cappellano della comunità eritrea

Una preghiera nella basilica aperta ai migranti di qualsiasi religione.

Oggi, vigilia della festa del Santo patrono di Como, alle 15.30, le porte della basilica di Sant’Abbondio accoglieranno un folto gruppo di migranti, da mesi accampati in stazione nell’attesa e nella speranza di poter riprendere il loro viaggio verso il nord Europa. Così il vicariato di Como centro e la Caritas vogliono rispondere alla crescente emergenza, con un segnale di speranza e di fratellanza.

Un appello a partecipare

Questo momento di preghiera, non quindi una vera messa, sarà officiato da monsignor Diego Coletti che si appresta anche a celebrare quella che potrebbe essere la sua ultima festa patronale da vescovo. Monsignor Coletti infatti compirà 75 anni il 25 settembre, maturando così il termine per il proprio ufficio. La decisione di un’eventuale proroga dell’incarico è rimessa a Papa Francesco.

Con il vescovo ci sarà Teklome Berhane, il cappellano della comunità eritreo etiopica milanese, dato che la maggior parte dei profughi di Como arriva da questi due paesi africani. L’invito è rivolto soprattutto a loro, in maggioranza cristiani copti e ortodossi, ma vale anche per le donne e gli uomini di qualsiasi religione: «Intendo tutti ma proprio tutti - conferma Roberto Bernasconi presidente della Caritas - Sappiamo che una delegazione di migranti verrà, conoscere il numero esatto non si può perché queste persone non sanno prevedere mai dove saranno l’indomani».

«L’invito è esteso anche ai migranti musulmani - conferma don Andrea Messaggi, il rettore della basilica - I parroci che stanno più a contatto con queste persone hanno confermato una presenza nutrita di ospiti, anche se il momento per loro è difficile, temono i respingimenti e sono sempre sul piede di partenza». La speranza è che anche la città risponda numerosa all’appello. «Un bel gesto - commenta Safwat El Sisi - portavoce dell’associazione culturale islamica di Como - Informerò i nostri soci e io stesso cercherò di esserci. L’emergenza migrazione è un problema mondiale, da affrontare insieme, Como non può essere lasciata sola, come soli non possono restare i profughi che fuggono dalle bombe».

Le celebrazioni proseguiranno alle 20.30, con i primi vespri e il messaggio alla città. Al termine della cerimonia avrà̀ luogo la tradizionale offerta del cero votivo da parte di capitani e gonfalonieri del Palio del Baradello al vescovo, che impartirà̀ la benedizione al drappo.

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