Sagnino e dintorni, telefoni muti
«Ecco perché servono nuovi ripetitori»

Telefonare con il cellulare nei quartieri a nord della città è sempre più difficile

Un problema legato alla vicinanza con la Svizzera, spiegano i tecnici

Oltre il colle di Monte Olimpino, a Sagnino e a Ponte Chiasso, verso la dogana, i telefonini fanno brutti scherzi. Tanto che l’unica soluzione, secondo i tecnici, è quella di installare un nuovo ripetitore a nord della città.

C’è poca differenza tra le diverse compagnie telefoniche. La copertura del segnale nei quartieri di confine è pessima. Per non dire di quando - ma questo è un problema antichissimo - i telefoni “agganciano” la rete svizzera, con sensibilissimi aumenti di tariffa.

Dal 15 giugno l’Europa azzererà i costi per il roaming nei paesi membri della Comunità, un discorso che però non varrà per la neutrale Svizzera, che resterà un’isola telefonica straniera nel bel mezzo del continente.

Chiesti lumi ai tecnici e agli esperti dei principali operatori telefonici la risposta è sempre la stessa: è un problema transnazionale.

Ci sono anche ragioni fisiche, i segnali si perdono a ridosso di alcuni ostacoli, contro alcune barriere, in certe zone la linea può risultare assente o venire coperta dai ripetitori d’oltre confine.

Sempre i tecnici del settore spiegano che l’unica strada è aggiungere sul territorio un’antenna, risulta infatti che Telecom abbia inserito nel suo futuribile piano di lavori l’installazione di un nuovo ripetitore radio mobile da piazzare non lontano dal confine con Chiasso. Certo la scelta del luogo è delicata, la popolazione di solito è molto sensibile al tema, non vuole ripetitori vicino a casa.

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