Sant’Abbondio si apre ai migranti
Messa in basilica con il vescovo

Appuntamento alla vigilia della festa del patrono col cappellano della comunità etiope - Andrea Messaggi, rettore della basilica: «Ricordiamolo: siamo tutti i figli dello stesso Padre»

Como

Le porte di Sant’Abbondio si aprono ai migranti, la preghiera supera i confini.

Il vicariato di Como centro, insieme alla Caritas, vuole dare a tutta la città un forte segnale di fratellanza e solidarietà umana, per questa ragione sono invitati martedì 30 agosto alle 15.30 nella basilica di Sant’Abbondio i migranti bloccati alla nostra frontiera. Non hanno importanza la nazionalità, il colore, nemmeno la fede: tutti sono benvenuti.

Il momento di preghiera sarà presieduto dal vescovo Diego Coletti, sarà presente anche Teklom Berhane, il cappellano della comunità eritreo etiopica di Milano. Hanno così inizio le celebrazioni per il nostro Santo patrono.

«Siamo tutti fratelli, preghiamo tutti insieme – dice don Andrea Messaggi, il rettore della basilica – dobbiamo ricordarci che siamo figli dello stesso Padre. Mi riferisco ai comaschi, ma anche ai tanti eritrei ed etiopi arrivati con l’emergenza a Como, molti dei quali per altro sono cristiani, copti, ortodossi, ma l’invito vale anche per i musulmani e e uomini e donne di qualsiasi fede ed origine. Sarà una preghiera molto semplice, vogliamo dare un segnale di speranza. Il nostro vescovo poi donerà ai migranti un’icona di Maria Madre della misericordia, un regalo per il nuovo centro di via Regina».

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