Sant’Abbondio, via alle celebrazioni
Il vescovo alla città: «Ponti e non muri»

L’appello: «Un patto di amicizia sociale oltre le differenze. I migranti possono essere una risorsa». Esordio di monsignor Cantoni. Assente il sindaco

«Se veramente cerchiamo il bene possibile della nostra città e dei suoi abitanti, a partire dai più svantaggiati, materialmente e spiritualmente, occorre puntare decisamente a un patto di “amicizia sociale”, che preceda e vada oltre ogni differenza». È questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato dal vescovo Oscar Cantoni alla città nell’avviare le celebrazioni per il patrono, Sant’Abbondio. Si tratta delle prime celebrazioni che presiede da capo dell’intera diocesi. Il sindaco Mario Landriscina, invece, era assente. Lui stesso in mattinata aveva detto di avere «un altro impegno già preso in precedenza».

In gran parte del suo messaggio, monsignor Cantoni parla del tema dei migranti. “La convivialità delle differenze: uno stile nuovo di umanità” è infatti il titolo della lunga lettera scritta per i comaschi. Già nelle premesse dice chiaramente che «la festività di Sant’Abbondio, patrono della città di Como e della diocesi, è una ricorrenza che riguarda non solo la comunità cristiana, ma che accomuna tutti gli abitanti di questa nostra amata terra, qualunque sia il loro credo». Poi dice chiaramente che «cadute tutte le barriere difensive, anche la nostra città è chiamata a sperimentare la “convivialità delle differenze”, vero segno dei tempi, ossia l’apertura a uno stile nuovo di umanità, ormai incontrovertibile». Citando Papa Francesco dice che “l’unità prevale sul conflitto”. «Non è difficile cogliere le diverse tensioni che facilmente si respirano - precisa - non solo in Italia, in genere, ma spesso anche nella nostra città, e non solo nei momenti elettorali. Il clima sociale è generalmente segnato, per molteplici motivi, da un alto tasso di conflittualità: tra i cittadini, nelle diverse realtà associative, nei partiti, nelle istituzioni, e riflesso puntualmente attraverso gli strumenti mass mediali».

Il testo integrale del messaggio alla città sul quotidiano di giovedì 31 agosto.

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