Sant’Anna, cinque anni dopo
Tra eccellenze e problemi

Nel 2010 avveniva il trasloco dell’ospedale. Un’occasione per fare un bilancio: oggi una pagina sul giornale

Il trasloco, cinque anni fa. E ne ha fatta di strada il nuovo ospedale Sant’Anna con la crescita delle eccellenze, ma anche dei problemi come il sovraffollamento.

Il compleanno diventa l’occasione per un bilancio sull’attività dopo il trasferimento da via Napoleona, ultimato il 4 ottobre 2010. Una nuova struttura, moderna, che fin dalla sua apertura ha però messo in mostra alcuni problemi strutturali che hanno portato al rifacimento di alcuni locali. Tra questi la sala gessi che si è subito rivelata inadeguata alle esigenze di pazienti e personale sanitario e che ha comportato la realizzazione di una nuova area destinata alle emergenze ortopediche. Numerosi anche gli episodi di infiltrazioni e allagamenti fin dai primi mesi di attività.

Da una parte le stanze più confortevoli per i degenti, ma anche lacune come la mancanza di una tettoia esterna, dal parcheggio alla hall dell’ospedale, per ripararsi dalla pioggia o maltempo. La pensilina è stata realizzata solo a maggio dello scorso anno.

Ma anche tanti investimenti, soprattutto nelle tecnologie. E l’ospedale si è rivelato un vero e proprio punto di riferimento per le emergenze. Resta il problema delle liste d’attesa, del sovraffollamento del pronto soccorso e dalla carenza di personale, ma grazie agli sforzi di tutti nei primi sei mesi del 2015 sono aumentati gli accessi (passando da 36.378 del primo semestre del 2014 a 36.747 nello stesso periodo di quest’anno). I ricoveri da pronto soccorso sono aumentati dell’1.5%. E molte le eccellenze, come la Terapia Intensiva Neonatale, la Rianimazione, il Maxillo-Facciale o la Neurochirurgia.

OGGI SUL GIORNALE UNA PAGINA CON IL BILANCIO E IL RICORDO DI QUEI MOMENTI 5 ANNI FA

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