Scarica elettrica mentre sta telefonando
Timpano perforato, ma perde la causa

È accaduto a Garzeno durante un temporale: trascina la Telecom a giudizio

Non ci sono testimoni. «Ora devo pagare anche le spese legali»

Ha un timpano perforato e soffre di mal di testa e perdite di sangue dal naso. Eppure a distanza di otto anni la giustizia non gli ha creduto e ha accollato a lui le spese processuali. Una vicenda, quella di Donato Figlioletti, 83 anni che risale al 2008: «Stavo telefonando durante un temporale e all’improvviso sono stato colpito da una violenta scarica elettrica all’orecchio. Dopo la lesione al timpano, tuttavia, incaricai un perito e si scoprì che su un palo della linea telefonica che serve la nostra zona, rifatta l’anno seguente, c’erano dei fili di rame scoperti.

Da lì l’inoltro della causa civile. «Il perito incaricato dal tribunale è venuto da me dopo cinque anni e, ovviamente, non avevo più le prese bruciacchiate e l’apparecchio telefonico, che avevo consegnato in un centro Telecom per farmelo sostituire. A quel punto occorreva un testimone, ma io vivo solo e non potevo certo inventarmi un famigliare che confermasse la mia versione dei fatti».

La sentenza del tribunale di Como, che è stata pubblicata nei giorni scorsi, è risultata sfavorevole a Famiglietti: “Non è stato provato il nesso causale tra l’apparecchio telefonico e il danno lamentato – si legge nei documenti processuali – Il ctu non è stato in grado di stabilire se il sinistro occorso alla vittima derivi casualmente da manufatti di proprietà della controparte o se vi siano stati comportamenti negligenti o omissioni».

Resta comunque il rammarico per l’esito della causa civile. «Il mio errore - dice ancora l’uomo - è stato quello di non essermi recato subito, quel giorno del 2008, al pronto soccorso. Ho già dovuto sborsare 6 mila euro e ora dovrò sostenere parecchie altre spese processuali».

L’articolo completo su La Provincia di sabato 19 marzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA