«Scontri tra ultras allo stadio
Ecco il perché delle barriere»

Al termine del match con il Casale tensioni tra le tifoserie. Il questore: «Misure di sicurezza indispensabili per le partite a rischio»

Hanno costretto l’autista del pullman a bloccare il mezzo e ad aprire le porte e hanno cercato di scendere per “vendicarsi” degli insulti ricevuti dai tifosi lariani, ma sono stati rispediti indietro dai poliziotti. Finale di partita teso, domenica pomeriggio, all’esterno del Sinigaglia dopo il match con il Casale. Protagonisti di sconti evitati per un soffio sono stati i cinquanta ultras ospiti, arrivati con il pullman in città.

Durante il tragitto per allontanarsi dallo stadio il loro pullman è stato circondato da sostenitori del Como che hanno iniziato a scandire cori contro gli avversarsi. Per tutta risposta gli ultras casalesi hanno costretto l’autista ad aprire le porte per poter vendicare l’onta subita, non riuscendo solo per l’intervento dei poliziotti.

«Misure di sicurezza necessarie»

«Quanto avvenuto - commenta il questore di Como, Giuseppe De Angelis - conferma la necessità di prevedere moduli di sicurezza anche per le partite di serie D». Molti residenti, quando sabato è stata annunciata la chiusura di viale Puecher anche ai pedoni, si erano lamentati parlando di un ritorno all’antico per le misure di sicurezza.

«Facciamo di tutto per garantire i minori disagi possibili ai residenti - sono le parole del questore - ma ci sono occasioni in cui i presidi di sicurezza sono necessari».

Erano stati gli agenti della Digos a segnalare potenziali momenti di tensione in vista dell’arrivo del pullman degli ultras del Casale a Como. Per questo motivo il questore aveva predisposto misure di divieto di sosta e di transito lungo viale Puecher anche per i pedoni con la realizzazione di barriere per dividere anche fisicamente le opposte tifoserie.

«Abbiamo predisposto tre differenti moduli in occasione delle partite casalinghe del Como - sono ancora le parole di Giuseppe De Angelis - e domenica abbiamo predisposto il modulo intermedio, peraltro aprendo le barriere ai pedoni durante la partita. Ogni partita ha una sua storia e, purtroppo, la serie D spesso dà più problemi sul fronte dell’ordine pubblico delle serie maggiori».

«Io - conclude il questore - farò di tutto per predisporre il modulo smart, ma ci saranno partite in cui questo non sarà possibile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA