Scuola, 400 supplenti bloccati dal web
«Noi, vittime della burocrazia digitale»

L’iscrizione dei precari alle graduatorie di istituto può avvenire soltanto online. Peccato però che non funzioni nulla. Lo sconforto della prof esordiente: «Sono demoralizzata»

Graduatorie d’istituto nel caos, nel Comasco quattrocento supplenti per lavorare devono impazzire. Il cervellone informatico è andato in tilt, ma ci sono anche errori nei moduli e nei punteggi.

Dal 14 fino al 25 luglio i docenti di seconda e terza fascia, i precari, hanno tempo per inoltrare domanda di inserimento nelle graduatorie di istituto, quegli elenchi da cui a settembre le scuole andranno a “pescare” per coprire i buchi rimasti nelle cattedre. Bene, per poterlo fare occorre prima presentare un modulo cartaceo, che le segreterie devono tradurre online, poi attraverso un portale ministeriale bisogna compilare una scheda scegliendo 10 possibili destinazione in cui si vorrebbe insegnare per la primaria e l’infanzia e 20 per le medie e le superiori.

Il server però è fuori uso. Centinaia di insegnanti hanno chiesto lumi ai sindacati, senza successo. Quando ieri il sistema sembrava ripartire alcune scuole hanno chiesto ai candidati di ripresentare la domanda per rimediare ad alcuni errori nell’inserimento dei moduli. «Ho provato lunedì - spiega per esempio Sonia Ostinelli, giovane docente comasca di 25 anni interessata a cominciare un’esperienza professionale nel mondo della scuola - Ma non andava. Ho riprovato ieri con più calma, ho compilato tutto, ma arrivata alla fine ricevevo un segnale di errore. Ho chiesto un incontro ai sindacati, poi alla scuola di riferimento. Vorrei insegnare, sono disposta a iniziare con qualche supplenza, l’esperienza serve, ma se ogni estate è così sarà dura, sono molto demoralizzata».

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