Scuola, rivolta delle famiglie

Il 30% non paga i contributi

Sempre meno genitori versano le somme volontarie. Per le scuole si tratta di un’integrazione al bilancio di 100-200 mila euro

Contributo volontario, a Como va dai 100 ai 150 euro, i liceali lo pagano in massa, negli istituti tecnici e professionali invece tra il 25% e il 33% delle famiglie non versa nemmeno un euro.

Ogni anno all’atto dell’iscrizione le scuole chiedono ai genitori uno sforzo, consistente, per potenziare l’offerta formativa, senza il quale sarebbe impossibile investire sui laboratori e sulla dotazione tecnologica. Da oltre cinque anni gli istituti comaschi non osano rivedere al rialzo questa somma, questo perché l’opinione pubblica non tollera più l’obbligo e sottolinea con forza la volontarietà del versamento. Nella maggior parte delle scuole perciò questo tesoretto si è sensibilmente prosciugato. Alle volte non tanto per la contrarietà dei genitori, ma per un’effettiva difficoltà. Per esempio l’utenza di una scuola come la DaVinci-Ripamonti in media fatica a pagare il contributo, pari a 150 euro, circa una famiglia su tre non versa il dovuto. Ciò nonostante grazie a questi introiti, risparmiati nel tempo, l’istituto sta per completare l’installazione di lim e schermi touch in tutte le classi. Al Setificio i non paganti si sono attestati da tempo intorno al 30%, l’istituto chiede 100 euro in prima e 130 negli anni a seguire.

Al Caio Plinio, al Pessina e alla Magistri questa percentuale oscilla intorno al 25%. Le situazioni però sono variegate, al Pessina per esempio c’è chi paga solo un pezzo della quota, chi versa quanto può o vuole, il contributo oltre che volontario è diventato quasi casuale, per l’istituto risulta di conseguenza difficile costruire il bilancio preventivo. In teoria il versamento suggerito è pari a 110 euro. Al Caio Plinio a seconda dell’anno il contributo varia dai 110 e i 140 euro, ogni scuola poi può prevedere riduzioni per fratelli o sorelle.

Alla Magistri tre famiglie su quattro pagano 150 euro. «Resta la volontarietà – dice Angelo Valtorta preside al Volta – ma almeno così riusciamo a finanziare progetti e informatica». Incassare tra i 100 e i 150 euro da tutti gli iscritti per questi licei significa introitare all’anno tra i 100mila e i 200mila euro, la somma varia in base al numero degli studenti, circa 1500 Giovio, 1100 al Teresa Ciceri e 650 a Volta.

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