Sindaci, tasse e trasparenza
Rissa in diretta tv
E Traglio querela Landriscina

Lite tra i candidati. Landriscina: il candidato Pd paga le tasse in Svizzera? Traglio: le pago in Italia, spenga la macchina del fango

Se qualcuno sperava che una del campagne elettorali più tese di sempre potesse finire con un segnale distensivo, ieri è rimasto deluso. Una giornata, l’ultima prima del silenzio pre-voto, iniziata con un duro articolo - con tanto di errore - su Libero ispirato da dieci domande di Mario Landriscina a Maurizio Traglio dal titolo: “Il candidato Pd di Como paga le tasse in Svizzera?”. E finita con una tesissima diretta Tv a ComoZero, la trasmissione di Emanuele Caso e Davide Cantoni su Etv, nella quale il candidato di centrosinistra ha annunciato querela nei confronti del suo avversario.

Una vera e propria rissa verbale, quella andata in onda ieri sera a Etv, causata dall’articolo di Libero: «Abbiamo raggiunto il clou - ha detto Traglio - Ho letto su Libero un capolavoro di bugie. Che io avrei ricevuto un’ammenda di 10 milioni da Banca d’Italia. Bene, la multa era di 10mila euro. Questa è la peggior politica e mi fa orrore».

La replica di Landriscina: «Riguardo all’importo riportato è una bufala pazzesca del giornalista (in una nota lo stesso Landriscina ha annunciato che su Libero sarebbe uscita un’errata corrige oggi ndr). Io ho documentato tre sanzioni della Banca d’Italia, mi pare sui 22mila euro. E l’ho fatto perché ognuno di noi dev’essere in grado di rappresentarsi con molta trasparenza. Nella vita si possono fare delle cose e tranquillamente riconoscere di essere incappati in qualche scivolata. Ora, se lui vuole cavalcare questa cosa» ha detto riferendosi sempre all’articolo di Libero «per dimenticarne altre, va benissimo. Io ho mantenuto un profilo basso, ho avuto provocazioni anche personali, ma ho cercato sempre il fair play». E sull’annuncio di querela di Traglio ha risposto: «Mi lascia assolutamente indifferente, io avrei agito in un altro modo come ho fatto quando toccato su temi personali».

Ma l’articolo, più volte mostrato in trasmissione da un Traglio furente, conteneva anche altre domande-accusa su una serie di visure camerali avute da Landriscina, a partire dall’esistenza di società di Traglio in Svizzera e in Lussemburgo: «Io non ho nessuna società in lussemburgo, sono tutte a Milano. Lei è in arretrato di anni, non sa di cosa sta parlando e la cosa peggiore è che propina bugie per buttare il fango nei ventilatori. Pago le passe in Italia. La mia etica l’ho sempre avuta mentre lei prende in giro la gente, una persona etica non fa certe cose».

Landriscina: «No, mi spiace. Non è così. Io ho fatto quelle domande ispirato a una precisa richieste di Rosi Bindi, una parte politica peraltro a me contrapposta». Traglio: «Ma chi vuol prendere in giro?». Landriscina: «Vedo che si innervosisce molto. Ma io non sto giudicando, solo chiedendo». Traglio: «Domande che sono vere e proprie insinuazioni. Lei pensa che il mondo sia fatto di quaquaraqua, io non sono mai e non sarò mai il suo quaquaraqua».

«Se vogliamo strumentalizzare le cose - ha commentato ancora il candidato di centrodestra - possiamo utilizzare tutte le forme del mondo. Io mi sarei limitato a liquidare la questione facendo chiarezza e rispondendo alle domande».

Una chiarimento che però non ha spento le polemiche, al punto che Traglio ha parlato di «dossieraggi» del centrodestra nei suoi confronti. «Nego - la replica di Landriscina - Qui si è perso il controllo. Sbagliamo se andiamo su questa strada, però». Il candidato di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia ha poi ricordato quello che lui ha definito un attacco personale sulla vicenda di minori stranieri non accompagnati, quando Traglio, nel commentare le posizioni del suo avversario sul tema, lo aveva accusato di strumentalizzare la questione: «Sono state offese la mia storia, la mia persona e la mia genitorialità. Ma ho reagito senza scagliare alcun anatema, limitandomi a rappresentare la mia indignazione e chiudendo l’argomento. Ma faccio vedere le differenze: io non ho detto niente a nessuno. Quando uno è tranquillo non ha paura di niente. Non mi spiego quindi la sua reazione: perché ha bisogno di aggredire?».

Se possibile ancor più calda la seconda parte della trasmissione, nella quale Traglio, visibilmente contrariato e ferito personalmente per l’articolo a causa delle domande di Landriscina, ha detto: «Non pensavo mai che si potesse arrivare a un livello talmente basso, e spero proprio di non incontrar più nella mia vita persone con la sua modalità di pensiero» ha detto riferendosi all’avversario «ovvero quella di uno che deve raggiungere a tutti i l’obiettivo costi quel che costi, anche la dignità delle persone». Landriscina: «Mi ricorda l’assalto finale per non restare sconfitti, questa aggressività. Ma questo clima è troppo teso. Adesso bisognerebbe fermare i motori. Perché oggi registro un grande bisogno di scontro e di fare il botto di fine anno». Traglio: «Ma come? Lui mi vomita addosso queste accuse e il botto di fine anno lo faccio io?».

Oggi giornata di silenzio. Se ne sentiva il bisogno.n 
P.Mor.

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