Smog, aria ripulita grazie alla pioggia
In Ticino blocco revocato, a Como no

Il comandante dei vigili: «Non abbiamo fatto controlli, manca il personale». Mercoledì nuovo record del pm10, ma la perturbazione atlantica dovrebbe far abbassare i livelli

È arrivato il blocco, ma Como non ha fatto nemmeno una multa ai diesel più inquinanti. Mercoledì è stata un’altra giornata con i valori di pm10 quasi da record, la colonnina di Como segnava 220 microgrammi di particolato per ogni metro cubo d’aria, martedì la stessa stazione di via Cattaneo era arrivata a segnare 213, occorre ricordare che dei picchi così alti non si vedevano dal 2002, con 226 microgrammi di pm10 in città. Quanto alla media provinciale era a 172,3.

È giusto però sottolineare che nel corso dell’ultima decade le medie annuali di particolato sono scese e che l’attuale emergenza è vissuta non solo a Como, ma in tutta la pianura padana. A Bergamo martedì la colonnina della stazione Garibaldi era a quota 224, mercoledì a Lecco in via Amendola 227, a Monza 195, a Milano 153. Fatto sta che il blocco ai motori più inquinanti e ai riscaldamenti accesi sopra ai 20 gradi, scattato ieri, è arrivato insieme a una perturbazione atlantica, e la speranza è che la pioggia schiacci a terra gli inquinanti. Secondo Arpa da oggi le piogge intense favoriranno la dispersione del particolato. Lo stop anti smog, dopo nove giorni di picco, ha avuto poco tempismo e anche poca efficacia.

«Non abbiamo organizzato controlli per le strade - conferma Donatello Ghezzo, comandante della Polizia locale di Como - non avevamo forze sufficienti nel personale ed il meteo non era dei migliori, la pioggia è arrivata insieme allo stop ai motori più inquinanti». Ancora più improbabili i controlli casa per casa per vedere se i comaschi hanno davvero abbassato i termostati da 20 a 19 gradi o se non hanno acceso camini e stufe a legna. Le limitazioni (per i diesel euro 3, dalle 9 alle 17 per il trasporto delle persone e dalle 7.30 alle 9.30 per il trasporto delle cose, i benzina euro 0, i diesel euro 0, euro 1, euro 2, i motocicli a due tempi euro 1 tra le 7.30 e le 19.30) restano in vigore a meno che per due giorni consecutivi i valori di pm10 a livello provinciale non scendano sotto alla prima soglia d’allarme fissata ai 50 microgrammi, l’acquisizione del dato statistico avviene al terzo giorno e l’ordinanza di revoca scatta dal quarto. Quindi domenica, se la pioggia garantirà l’effetto sperato, addio blocchi.

Nella nostra provincia il protocollo regionale l’ha sottoscritto solo il Comune di Como (il Comune di Novedrate ha fatto sapere di aver firmato e di attendere l’inserimento nell’elenco). Aderire al meccanismo per i Comuni non è obbligatorio, l’assessore regionale all’ambiente Claudia Maria Terzi ha infatti confermato di non avere intenzione di rendere obbligatorio il protocollo. Per altro dai divieti restano escluse le strade provinciali e le autostrade. Il Ticino per lo stesso problemaha reso gratis i mezzi pubblici e ha imposto il limite degli 80 tra Rivera e Chiasso e tra Mendrisio e Gaggio (le misure sono state revocate in serata).

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