«Stipendio di 1.500 euro
ai sindaci dei piccoli Comuni»

La proposta dell’Anci fa discutere: che cosa ne pensate?

Forse non è un caso che in Lombardia, uno dei quattro motori d’Europa, nell’ultima tornata elettorale (amministrativa), in ben 188 dei 995 Comuni al voto si è presentato un solo candidato sindaco e una lista, mentre in 16 casi non si è presentato nessuno. E anche il territorio comasco non ha fatto eccezione.

Il perché di questa marcata disaffezione può essere riassunto in un concetto tutto sommato semplice: il mestiere di sindaco vede le responsabilità crescere a dismisura mentre l’indennità di carica - ovvero lo stipendio - si è ormai ridotta al lumicino.

Ora dall’Anci, attraverso il presidente nazionale (e sindaco di Bari) Antonio Decaro arriva una proposta destinata sicuramente a creare dibattito. Proposta subito rilanciata dal neopresidente dell’Anci Lombardia e sindaco di Tremezzina, Mauro Guerra. «Occorre garantire un’indennità mensile di 1500 euro netti a tutti i sindaci dei piccoli Comuni, poiché svolgono il loro compito con un impegno a tempo pieno». Un sindaco di un Comune sotto i 1000 abitanti percepisce oggi 1291 euro lordi al mese, che al netto delle tasse portano il corrispettivo mensile sotto gli 800 euro. Sale, ma di poco, la remunerazione lorda per un primo cittadino di un Comune da 1001 a 3000 abitanti ovvero 1446 euro lordi, che corrispondono a circa 1000 euro mensili. Vicesindaco e assessore sotto i 1000 abitanti praticamente svolgono attività di volontariato spesso a fronte di responsabilità di servizi importanti come il bilancio o i lavori pubblici.

L’articolo completo su La Provincia di mercoledì 30 ottobre

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