Tamponi rapidi anche in farmacia
«Ma ci vuole tempo per organizzarci»

La Regione Lombardia ha autorizzato la vendita e la somministrazione

In una circolare la Regione consente alle farmacie di vendere e somministrare i tamponi rapidi. E anche a Como i farmacisti si stanno attrezzando.

«Sì, è stata formalizzata questa nuova opportunità - conferma Attilio Marcantonio, presidente di FederFarma Como - la Regione e FederFarma sono arrivare ad un accordo. La questione è però più complessa di quanto si possa pensare. Intanto occorre effettuare i test rapidi in totale sicurezza. Solo poche farmacie hanno degli spazi idonei, ingressi e uscite separate, il resto della normale utenza deve avere percorsi diversi. Si può pensare, stagione permettendo, a dei gazebi montati all’esterno delle farmacie come massima garanzia. Ma poi c’è anche il tema del personale, servono medici e infermieri per effettuare i test o, nel caso, anche farmacisti abilitati che hanno frequentato un corso organizzato dall’Ordine. Ci stiamo lavorando, ci vorrà qualche settimana presumo».

In città diverse farmacie si sono dette interessate. La possibilità di fare il test in farmacia è annunciata ormai da mesi. «Certo - dice Davide Marelli dalla farmacia di via Leoni - ci sono però alcune norme non ancora chiare ed attendiamo delle direttive più precise. Soprattutto in caso di positività occorre assicurare un tampone tradizionale molecolare ai cittadini, attraverso laboratori e ospedali. L’Ats dovrà fornire tutti i passaggi tecnici. Prima di gennaio non credo saremo operativi. Ma con le dovute garanzie e le giuste istruzioni ci proveremo».

Se la terza ondata a gennaio dovesse tornare a colpirci la possibilità di fare tamponi rapidi anche solo in alcune farmacie potrebbe accelerare la macchina dei test e dei tracciramenti in maniera importante. Snellendo le code viste ad ottobre ai punti tamponi, file che in questo momento di calo dei contagi al momento non ci sono, ma che potrebbero ripresentarsi.

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