Tangenti alla Motorizzazione
«Pagavamo il direttore ogni mese»

Gli indagati interrogati: Pisoni riceveva dalle autoscuole denaro in contanti

Como

La busta paga bonificata in banca e la bustarella consegnata in contanti. Il direttore della Motorizzazione di Como, Antonio Pisoni, avrebbe incassato mensilmente un extra al suo stipendio garantito da alcune autoscuole comasche per poter avere un canale privilegiato negli esami per le patenti.

A confermare i sospetti iniziali - e a peggiorare la posizione del dirigente del ministero dei Trasporti - sono alcuni degli indagati nella maxi inchiesta sulle certificazione per il trasporto di merci pericolose e sui corsi professionali obbligatori per i camionisti.

Nel corso degli interrogatori che si sono tenuti nelle ultime due settimane davanti al pubblico ministero Massimo Astori, è emerso un quadro allarmante della situazione negli uffici della Motorizzazione. Dove l’ingegner Antonio Pisoni, arrestato un mese fa dagli agenti della polstrada di Como, sarebbe stato dipinto come un funzionario corrotto, a libro paga di alcune autoscuole con consegni di denaro mensili a far data addirittura dal 2013.

Tangenti che il dirigente della Motorizzazione comasca avrebbe intascato in cambio di una serie di servizi garantiti alle autoscuole coinvolte (nell’inchiesta le agenzie accusate di aver pagato Pisoni sono la Luigi e la Catelli), servizi che non si sarebbero limitati agli esami facilitati per i camionisti a cui serviva la certificazione per il trasporto di merci pericolose.

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