Tangenziale, Di Pietro ai comaschi
«Mi spiace, ma il pedaggio rimane»

Il neo presidente di Pedemontana annuncia sconti per i pendolari , ma dice che la nuova strada rimane a pagamento anche se la media di veicoli è di 8mila al giorno

Sconti ai pendolari a partire da settembre, ma gela i comaschi sulla possibile eliminazione del pedaggio nel primo lotto della tangenziale, lungo appena 2,4 chilometri.

«Non abbiamo alternative»

A dirlo Antonio Di Pietro, neo presidente di Pedemontana. «Ho saputo della problematica di Como - ha detto ieri a Milano a La Provincia - Ci sono stati dei cittadini che mi hanno scritto e mi sono ripromesso di incontrarli. Io, però, devo ragionare come società. Quello che è stato costruito dobbiamo pagarlo con il project financing che o ci viene pagato attraverso il pedaggio oppure attraverso un intervento pubblico perché è un’opera di prima necessità e quindi l’Anas, la Regione o qualcun altro decide di dire “hai fatto bene a fare questo pezzo di strada e te lo pago”. La matematica non è un’opinione: qualcuno deve pagare. Non posso dire che la società lo farà gratis perché deve far quadrare i conti». Lo stesso Di Pietro ha però ribadito: «A mio avviso le tangenziali devono essere pubbliche, questo è il mio pensiero» prima di chiarire che trattandosi di «project financing» i pedaggi «devono restare».

Da risolvere c’è anche il nodo del secondo lotto della tangenziale di Como, su cui la Regione deve fare delle verifiche sulla possibilità che sia un gruppo cinese a completarlo nell’ambito della Varese Como Lecco. In ogni caso al momento il tratto che dovrebbe collegare Albate ad Albese bypassando l’Oltrecolle e Lipomo è inserito nel sistema pedemontano e anzi, nell’accordo di programma del 1999 era stato indicato, insieme con la tangenziale di Varese, come opera prioritaria dell’intero sistema. Sono stati anche diffusi i dati di traffico della tangenziale di Como: i numeri sono in crescita, anche se si mantengono comunque molto bassi. A gennaio sono transitate al giorno 5.836 auto, a febbraio 7.001, 7.285 a marzo, 7.801 ad aprile e ancora 8.123 a maggio, 7.791 a giugno e 8.130 a luglio. Una crescita del 26%, in ogni caso la più bassa dell’intero sistema. Numeri più alti per la tratta A, quella che porta a Malpensa, che a luglio sono arrivati a 16mila veicoli al giorno con un incremento del 52%. Mentre la tratta B1 è arrivata a più di 15mila auto al giorno.

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