Tassa rifiuti, oggi ultimo giorno
Como è tra le città meno care

Scade il termine per pagare la seconda rata della Tari. Siamo al 19esimo posto nella classifica dei capoluoghi più “economici”

Scadenza importante, oggi, per chi ha scelto di non pagare la tassa rifiuti in un’unica soluzione: è l’ultimo giorno per versare la seconda rata (l’esenzione è prevista solo in caso di reddito Isee non superiore a 5mila euro).

E proprio in queste ore emerge che la nostra città figura ai primi posti nella classifica dei capoluoghi meno cari per quel che riguarda la Tari.

L’annuale studio di Federconsumatori rivela infatti che Como si piazza al 19esimo posto su 105 città, con un dato in leggero calo rispetto al 2015. L’esempio classico è quello di un appartamento di 100 metri quadrati in cui vivono tre persone: la Tari costa 2,15 euro a metro quadrato contro i 2,19 dell’anno scorso. La media italiana è di 2,96 euro.

Se consideriamo solo i capoluoghi simili al nostro, quindi con una popolazione residente non superiore a 100mila persone, Como in classifica figura al nono posto su 65. Mentre tra i 24 capoluoghi del nord-ovest è settima e in Lombardia è sesta.

La tariffa per le utenze domestiche è scesa perché i costi di smaltimento dei rifiuti e quelli per il forno inceneritore sono inferiori al 2015, effetto del comportamento virtuoso dei comaschi capaci di far salire la quota di rifiuti differenziati al 68,5%. Ma ha inciso anche la trattativa portata a termine dal Comune per ridurre i costi legati all’inceneritore (sono passati da 94 a 91 euro a tonnellata).

Numeri e premi

Per i buoni risultati raggiunti con la raccolta differenziata, peraltro, il Comune - rappresentato dall’assessore Bruno Magatti - è stato premiato di recente a Roma: ha raggiunto già nel 2015 l’obiettivo fissato dall’Unione Europea per il 2020 (almeno il 50% di avvio a riciclo dei rifiuti urbani). E si è classificato al terzo posto per percentuale di rifiuti differenziati nel gruppo delle città con un numero di residenti compreso tra 50mila e 100mila.

Il piano finanziario del 2016 presentato da Palazzo Cernezzi cita costi complessivi pari a 13.316.000 euro, cifra che comprende i costi del servizio di gestione dei rifiuti (11.498.000 euro), lo smaltimento della frazione indifferenziata al forno (1.150.000 euro), i costi del personale del settore Tutela dell’ambiente (115mila euro) e i costi in carico al settore Tributi (554mila euro compresi accertamento, riscossione e contenzioso).n 

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