Terremoto, sale il conto dei danni
Scosse avvertite anche al Nord

Tremila sfollati nel centro Italia, gli effetti del sisma avvertiti anche in Lombardia

«Abbiamo qualcosa come due o tremila sfollati, e temo molte più abitazioni inagibili di quelle censite dopo il sisma del 24 agosto» Lo dice all’Ansa il dirigente della Protezione civile marchigiana Cesare Spuri. «Fra il gran numero di persone che la notte scorsa ha dormito fuori casa penso ci siano più famiglie con la casa inagibile che sfollati per paura» «Dobbiamo capire quali sono le soluzioni alternative per ospitarle, e non credo di possa far ricorso alle tendopoli con l’arrivo dell’inverno».

Un terremoto che solo per fortuna non ha causato vittime - solo un morto, un anziano, spirato per la paura - ma i cui danni stanno emergendo con la luce del mattino.

Un terremoto, due scosse potenti, avvertite anche nel Nord Italia. Qualcuno su Facebook ha perfino detto di aver avvertito qualcosa anche a Como, ma non ci sono conferme.

Almeno 200 le repliche del terremoto avvenuto alle 19,10 di ieri nella zona fra Perugia e Norcia, dalle 2 del mattino sono state 105 e complessivamente sono state più di 30 le scosse di magnitudo pari o superiore a 3,0 dicono all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Le repliche di magnitudo superiore a 4,0 sono sono state tre, tutte nella zona di Macerata

Intanto comincia la conta dei danni e l’organizzazione dell’assistenza agli sfollati. La pioggia caduta incessante durante la notte sta lasciando il posto a un freddo vento di tramontana che rende più urgente la predisposizione di un riparo per le migliaia di persone che hanno lasciato le proprie case dopo la prima scossa di ieri sera. In molti hanno passato la notte in auto.

A Norcia è stato evacuato per precauzione, anche se non sembra avere subito danni particolari, l’ospedale. Una decina di pazienti sono stati quindi trasferiti in quello di Spoleto. . E’ transennato e presidiato da diverse auto di servizio delle forze dell’ ordine il centro di Visso, uno dei Comuni più colpiti dal terremoto di ieri, per evitare che qualche “sciacallo” possa entrare nelle abitazioni abbandonate di corsa dai cittadini.

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