Terrorismo islamico
Il processo si farà a Como

Fissata per il 23 gennaio in corte d’Assise la prima udienza per la presunta cellula lecchese dell’Isis

Per la prima volta in aula a Como approda un processo per terrorismo islamico. È fissato infatti davanti alla Corte d’Assise cittadina, il 23 gennaio prossimo, il processo con rito immediato a carico di Abderrahim Moutaharrik, 27enne marocchino campione di kickboxing, sua moglie Salma Bencharki, e altri due presunti terroristi legati all’Isis e arrestati in un’operazione congiunta Ros-Digos lo scorso 28 aprile.

Lo ha stabilito il giudice delle indagini preliminari di Milano Manuela Cannavale che ha individuato in Lecco, dove vivevano il kickboxer e la consorte, la competenza territoriale sul procedimento, i cui atti sono già stati trasmessi a Como perché è sede di Corte d’Assise anche per il Lecchese.

Stando alle indagini, Moutaharrik avrebbe ricevuto un ordine direttamente dal Califfato, lo scorso aprile, inviato tramite WhatsApp: «ascolta lo Sceicco, colpisci!(...) fai esplodere la tua cintura nelle folle dicendo “Allah Akbar”». E tra gli obiettivi del marocchino ci sarebbero stati Roma e il Vaticano.

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