La Valtellina a tutta neve
Gratis inserto di 56 pagine

In edicola le novità degli impianti, le interviste ai campioni e tutto quello che fa della Valle una meta invernale al top

C’era una volta la “vacanza bianca”. Da qualche stagione la neve non basta più a fare la differenza in montagna: conta, per avere successo, la capacità di dare al turista un’esperienza completa, capace di emozionare, stupire, con servizi al massimo livello. Su questa idea guida - ribadita all’ultimo Modena Skipass, la grande fiera di settore - si sviluppa il magazine del quotidiano La Provincia dedicato alla stagione sciistica in Valtellina e Valchiavenna (il 7 in edicola a Como e Lecco; l’8 dicembre a Sondrio e provincia). Il lettore non trova soltanto le novità tecniche relative alle piste, alle gare, agli impianti di risalita, con info sulle offerte collegate allo skipass, ma quella rosa di attività che compongono il puzzle dell’esperienza a 360°. Un concetto caro a tutti i responsabili delle varie skiaree interpellati perché ci raccontassero il loro territorio. Se Livigno si propone di essere capitale della neve tutto l’anno, con eventi bianchi già a partire da agosto (grazie allo snowfarming, la neve invernale raccolta e conservata), Bormio si conferma capitale delle manifestazioni e Valfurva sale in pole position per l’elevato standard dei suoi impianti. Quest’anno gli appuntamenti di Coppa del Mondo coprono due giornate, il 28 e il 29 dicembre. La nuova seggiovia che collega il centro con la Cima Motta porta la Valmalenco al top, mentre Aprica guarda con ottimismo alla possibilità di incentivare il trasferimento in treno dei turisti, per cancellare lo stress delle code. Teglio affina la vocazione di località di neve sempre esposta al sole con quella di capitale dei pizzoccheri. La Valgerola, patria del Bitto, offre un profilo “bello e buono”, mentre a Pescegallo scopriamo un piccolo impianto di grandi possibilità e appeal, soprattutto per le famiglie. Sondrio rivendica il profilo di polo attrattivo completo, mentre alcune cittadine - Chiavenna e Morbegno - sono più che mai di tendenza, per l’arte o per lo shopping. Tra le alternative allo sci tradizionale, e al freeride, si affermano sport come la “fat bike” (bici grassa) o attività al alto tasso emozionale come lo sleddog (slitta trainata da cani Husky). Quest’ultimo è ormai un’attrazione di livello europeo ad Arnoga, in Valdidentro. Anche il percorso nella neve, a cavallo, nel territorio di Bormio, affascina i più sensibili al dialogo con la natura. L’idea di fondo che sembra imporsi, attraverso la lettura delle 56 pagine del nostro inserto, è di un’evoluzione continua dell’idea di vacanza tradizionale.

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