«Via la tassa sulla prima casa»
Ogni comasco risparmia 321 euro

Renzi elimina la Tasi sull’abitazione principale. Como tra i capoluoghi più favoriti: è in nona posizione

Anno nuovo, tassa nuova. Nel 2016 dovremo fare i conti, salvo sorprese sempre possibili in questo campo, con la “local tax”, tassa comunale che assorbirà Imu, addizionale Irpef e Tasi. Quest’ultima, però, non si applicherà alle prime case.

L’addio al tributo sull’abitazione principale, annunciata dal premier Matteo Renzi, consentirà a ogni comasco di risparmiare - in media - 321 euro all’anno. Como è tra i capoluoghi che otterranno i maggiori benefici da questa novità, si piazza infatti al nono posto nella classifica delle città italiane elaborata dal servizio Politiche territoriali della Uil.

L’abolizione della Tasi sulle prime case produrrà anche minori entrate dirette per i Comuni, aspetto che preoccupa non poco i sindaci. Nel caso di Palazzo Cernezzi, si parla di minori introiti per 9,7 milioni di euro l’anno, il totale in Italia arriva a 3 miliardi e mezzo.

Con la “local tax” - almeno sulla carta - dovrebbe scattare una semplificazione della materia a tutto beneficio dei contribuenti. Anche se resteranno fuori i rifiuti (la Tari è una tariffa, non una tassa) e una sorta di canone nel quale saranno accorpate le altre imposte comunali minori (occupazione suolo pubblico, pubblicità, affissioni).

La “local tax” sarà gestita interamente dai Comuni, che potranno decidere le aliquote; il governo ha anche anticipato che la normativa prevederà obblighi stringenti per le amministrazioni locali: i cittadini dovranno ricevere a casa il bollettino precompilato dal Comune e i contribuenti potranno verificare sul web come verranno spesi i soldi versati all’ente.

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