Via Milano, chiusa macelleria
Non rispettava le norme Covid

Un giorno di fermo dell’attività dopo l’ispezione dei carabinieri - Verifiche anche all’interno di altri due negozi e ammende per 10mila euro

Como

Nuovi controlli delle forze di polizia in città, a poche ore dall’entrata in vigore del nuovo decreto che istituisce una zona rossa straordinaria per il Natale. Ieri, per esempio, carabinieri della compagnia di Como assieme ai colleghi dei Nas, del Nil (il Nucleo ispettorato del lavoro) e della guardia di finanza hanno effettuato una serie di verifiche all’interno di alcuni esercizi commerciali del tratto alto di via Milano. In particolare, i carabinieri hanno controllato una macelleria islamica, un ristorante indiano e un secondo ristorante etnico, di cucina orientale, cinese e giapponese. Sono state ravvisate alcune irregolarità rispetto - per esempio - alla normativa anti Covid, in particolare per quanto riguarda il mancato contigentamento della clientela della macelleria. Il negozio è stato sanzionato e chiuso per un giorno.

Più in generale sono state emesse sanzioni per un migliaio di euro limitatamente alle norme anti contagio e ammende per circa 10mila per altre tipologie di violazioni, sanitarie e strutturali. I controlli - cui ha preso parte anche personale civile dell’Ispettorato del lavoro - sono proseguiti per gran parte della mattinata, né è da escludere che proseguiranno ancora oggi e nei giorni a venire.

Sempre ieri, intanto, la prefettura ha diffuso un report inerente l’attività di verifica svolta dalle forze dell’ordine sul territorio con riguardo alle disposizioni anti contagio. Tra il 12 e il 18 dicembre, circa 400 agenti delle diverse forze di polizia hanno controllato 204 veicoli e identificato 2.053 persone, comminando 45 multe per violazioni dei decreti anti Covid e denunciando un soggetto che era “evaso” dal regime di isolamento a cui avrebbe dovuto sottostare. Sono anche controllati 250 esercizi commerciali, due dei quali multati. È scontato che nei giorni a venire i controlli saranno ulteriormente intensificati, per evitare abusi soprattutto nei giorni della Vigilia, di Natale e di Santo Stefano quando, lo ricordiamo, è consentito lasciare il territorio del proprio Comune solo una volta nell’arco della giornata per raggiungere familiari non conviventi in numero non superiore a due, escludendo dal computo i minori di anni 14. Il consiglio rimane comunque lo stesso,a prescindere da ciò che è permesso: meglio rimanere a casa, festeggiando il Natale con soli parenti conviventi. Il pericolo di contagio rimane ancora molto alto. È vero che a breve partirà la campagna vaccinale, ma resta concreto il rischio di una terza, pericolosissima ondata.

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