Villa Olmo, presentato il progetto
«Sarà il polo culturale della città»

Guzzetti: «Grande iniziativa, va dato merito al sindaco» - L’assessore Gerosa: «Valorizziamo i luoghi. Parco, un anno di lavori»

Potrebbe sembrare “solo” un intervento di riqualificazione e restauro. Invece l’ambizione è quella di trasformare Villa Olmo in un «polo culturale avanzato», un luogo in grado di accrescere l’attrattività del territorio, «legando la cultura al turismo e mettendo in primo piano le ville e i giardini del lago di Como». Ieri mattina il concetto è stato al centro della presentazione pubblica del progetto “Navigare nella conoscenza”, promosso dal Comune con Provincia e Camera di Commercio, cofinanziato da Fondazione Cariplo con 5 milioni. Nel salone della villa - progettata da Simone Cantoni nel 1782 - hanno preso la parola il sindaco Mario Lucini, il presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti, il presidente della Camera di Commercio Ambrogio Taborelli, l’assessore Daniela Gerosa, il sovrintendente lombardo Luca Rinaldi, la presidente della Provincia Maria Rita Livio. Con loro il direttore lavori Piera Pappalardo, il coordinatore dei progettisti Angelo Dal Sasso, il responsabile della direzione per le opere a verde Angelo Vavassori e la fondatrice di Grandi Giardini Italiani Judith Wade.

L’avvocato Guzzetti, comasco, ha elogiato il Comune: «Se non ci fosse stato questo progetto voluto dal sindaco Lucini, avremmo dirottato altrove quei 5 milioni. Il nostro bando premia i progetti “emblematici” e questo lo è davvero, va dato merito al Comune e alle altre istituzioni. È emblematico nel senso che lascerà un segno nel temp».

Gerosa ha sottolineato «l’ottimo gioco di squadra» e ha sintetizzato così gli obiettivi: «Conservare i beni, valorizzare i luoghi senza perderne il significato, creare un “attivatore” della vita culturale del territorio, garantire la sostenibilità economica del piano». Ha poi aggiunto che il cantiere nel parco - davanti e dietro alla villa - e quello per realizzare l’orto botanico, partiti a febbraio, «dureranno un anno».

L’approfondimento su La Provincia in edicola domenica 26 marzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA