Zaini pesanti, la cura dei presidi
«La vera sfida sono gli ebook»
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Si riapre il dibattito

dopo che alla Leopardi

i genitori hanno tagliato

i libri dei figli

«Zaini troppo pesanti? La tecnologia può alleggerirli». Succede che in una classe della secondaria Leopardi mamme e papà, con il benestare degli insegnanti, hanno deciso di tagliare i libri, farli a fette per diminuire i tanti chili sulle spalle dei bambini.

Secondo gli esperti però tablet ed ebook, senza usare le forbici, potrebbero rendere le cartelle leggerissime. «Sì, io credo la direzione sia quella e ci stiamo provando – dice Valentina Grohovaz, dirigente nel comprensivo Como centro città – stiamo cercando di forzare la mano per usare meglio e di più i tablet, qualche classe già lo fa. Ci sono dei limiti, certo, anzitutto i finanziamenti, arrivati per ora solo per gli istituti superiori, molti genitori però hanno voluto comprare un supporto tecnologico da soli. Poi ci sono le case editrici, che forniscono solo pdf e non dei veri ebook. Infine bisogna responsabilizzare gli insegnanti e i ragazzi». Paradosso: questa dirigente alla secondaria Parini sta tentando questo faticoso passaggio al digitale, ma una circolare vieta a tutti di connettersi alla rete internet per evitare di guardare siti inappropriati. Ci sono ostacoli da superare insomma. «Certo che la tecnologia aiuta a svuotare le cartelle – sostiene anche Luca Piergiovanni, docente comasco esperto in tecnologia – alcune scuole anche in Italia sono riuscite a diventare “Senza zaino”. Non è facile, perché come tutti gli strumenti bisogna imparare a usarli bene. E questo può dipendere solo dalle persone».

Staremo a vedere, per ora la rivoluzione 2.0 è riuscita, ma solo a metà, negli istituti tecnici e nei licei. I tablet sono arrivati in alcune classi del Giovio per esempio, ma nonostante ciò le famiglie devono per forza acquistare anche i libri di carta. «Prima o poi ce la faremo – risponde Barbara Fagiolini, docente di informatica proprio al Giovio – siamo solo in una fase di passaggio. Molto dipende anche dalle case editrici, per la maggior parte dei testi purtroppo esistono solo pdf, è un tipo di file simile ad una fotografia, ferma, scomoda da leggere. Mentre i veri ebook sono scorrevoli, fluidi, hanno link ipertestuali per tradurre in inglese, oppure applicazioni che permettono di sottolineare e prendere appunti. Comunque, un parere personale: nel mentre fascicolare i libri, farli a fette, non mi pare un’idea così assurda».n 
S. Bac.

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