Mobilitazione per il capriolo
intrappolato nel canneto

Longone al Segrino

Grande mobilitazione per giovane capriolo che, senza la vicinanza della mamma, è finito tra i canneti del Lago del Segrino, nella zona verso Canzo. Il povero animale ha cercato in tutti i modi di uscire da quella che si è rivelata una trappola, ma non ce l’ha fatta. È morto annegato oppure, secondo un’altra ipotesi, è stato stroncato da un infarto per la paura. Difficile comprendere i motivi per cui l’animale si sia infilato nella zona melmosa del canneto, il più plausibile è l’inseguimento da parte di un cane e proprio la presenza dei cani liberi porta ogni anno alla morte almeno cento caprioli nel Triangolo Lariano.

Grande la mobilitazione. Sul posto i vigili del fuoco di Erba, il servizio veterinario dell’Asl e alcuni frequentatori del lago. Proprio loro hanno dato l’allarme, raccontando di un animale finito nell’acqua. Gli esperti spiegano: «Questi animali hanno il cuore debole, quindi se sono costretti a correre e se si trovano in una situazione di difficoltà, come può essere un canneto, possono avere un infarto».

L’articolo completo su La Provincia di martedì 15 novembre

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