Montorfano: la Cri non ha più soldi
Nemmeno per il panino
dei suoi 5 dipendenti

Eliminati i buoni pasto da sette euro. La presidente: «La situazione economica è precaria». I sindacati infuriati.

Nemmeno il panino. Perché la Croce Rossa di Montorfano è in crisi. Di più: i soldi sono così pochi che l’attività dello stesso comitato locale, come scrive la presidente Wilma Proserpio, è a rischio. Al punto che si è deciso di procedere con la disdetta del buono pasto.

Da giugno, i 5 dipendenti della Cri non riceveranno i 7 euro di indennità sostitutiva della mensa: giusto il panino, l’acqua e forse il caffè. A indignarsi è il sindacato - la Uil - sul piede di guerra per quanto accade. Ricorda che alla Cri di Montorfano, come è stato riferito dal consulente per il lavoro del comitato locale, spettano 15mila euro non pagati dal Comune: un conto aperto da quattro anni. Il municipio è pronto a controllare i conti. Ma intanto esplode il caso.

A scrivere che questi saranno gli ultimi due mesi in cui la Cri di Montorfano potrà permettersi la focaccia per i suoi dipendenti è la stessa presidente Wilma Proserpio, in una lettera inviata ai cinque lavoratori della Cri, dove spiega che la situazione economica è precaria.

«Con la presente - si legge - si comunica che la Cri di Montofano intende procedere alla disdetta dell’indennità sostitutiva di mensa aziendale, pari al valore nominale di 7 euro per ogni giornata lavorativa, per eccessiva onerosità».

Il sindaco, invece, ha spiegato che controllerà i conti per verificare l’effettivo debito del Comune verso la Cri.

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