A Schignano soffia il vento dell’Est
Le maschere conquistano i russi

Il piccolo centro famoso per il suo Carnevale è diventato un set fotografico. Anche tre modelle con l’effigie di “Bel” e “Brut”. Il presidente Galli: «Ottima opportunità»

Maschere in legno e moda. Due mondi in apparenza lontani che all’immediata vigilia del Carnevale più antico e rituale del territorio insubrico (ieri a mezzanotte il debutto ufficiale), quello di Schignano, si sono ritrovati per le vie di Occagno, frazione da cui il Carnevale di Schignano prende le mosse.

L’occasione? Un servizio fotografico - accompagnato da un corsivo frizzante - per “Ozero Komo”, il magazine trimestrale dei russi che amano il lago di Como, nata nel 2014 e che accanto ad ogni articolo corredato da foto ad alto impatto visivo accompagna un riassunto in italiano. I testi oltre che in russo sono redatti in inglese. “Ozero Komo” non è altro che “Lago di Como” in russo.

La modella - rigorosamente russa - sabato pomeriggio è parsa decisamente a proprio agio non solo tra quattro-cinque cambi d’abito, ma anche accanto un Bel ed a due Brut, le maschere simbolo del Carnevale di Schignano.

«Non capita certo tutti i giorni sentire dall’altro capo del cellulare una persona che, con marcato accento russo, chiede la disponibilità di due maschere del Carnevale per un servizio tra cultura e moda. Ma proprio perché cultura e tradizioni legate al nostro Carnevale hanno il loro cuore pulsante qui, le nostre regole d’ingaggio, peraltro accettate di buon grado, sono state chiare. Il servizio fotografico e l’articolo connesso si sarebbero dovuti tenere a Schignano. Detto, fatto», sottolinea Luca “Verna” Galli, presidente dell’Associazione “La Maschera”. Di sicuro, questa partnership, decisamente sui generis, allarga ulteriormente gli orizzonti di un Carnevale che da tempo ha contatti costanti con altri Carnevali dell’arco alpino e d’Europa.

La Russia - anch’essa terra di forti tradizioni - rappresenta una bella novità per un paese, in cui agriturismi e case vacanza (dunque indotto ad ampio raggio) si stanno facendo avanti, spesso lontano dai riflettori. Il servizio sarà pubblicato il prossimo 22 gennaio e dalla redazione di “Ozero Komo” ci hanno tenuto a far sapere che la rivista «è riconosciuta istituzionalmente sia dall’Ambasciata italiana a Mosca che dalla Camera di Commercio italo-russa» e che «il progetto comprende anche l’organizzazione di eventi sul territorio locale».

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