Corte dei Conti, la sentenza
Rinaldin risarcirà 112mila euro

Dopo la condanna per truffa, obbligato a restituire i fondi incassati per il recupero del lido di Menaggio. La replica: «Non ne sapevo nulla, farò ricorso»

A quasi tre anni dalla sentenza definitiva di condanna a due anni e nove mesi per concorso in truffa e in falso ideologico, anche la Corte dei conti regionale sanziona l’ex consigliere regionale di Forza Italia Gianluca Rinaldin che, stante un pronunciamento depositato dieci giorni fa a Milano, dovrà rifondere al Pirellone 112.435 euro, comprensivi di «interessi dalla data di deposito della sentenza e sino al saldo».

Il debito riconosciuto dalla magistratura contabile rappresenta in realtà la sommatoria di due debiti distinti, contratti nell’ambito di due vicende separate: una è quella relativa alla truffa sui fondi dell’Unione europea per la ristrutturazione del Lido di Menaggio (per la quale Rinaldin dovrebbe restituire 83.791 euro); la seconda riguarda un caso di rimborsi illegittimi, risalente addirittura al 2006, un anticipo del maxi scandalo successivo (anno 2013) che coinvolgeva decine di altri consiglieri, tutti indagati per avere chiesto la restituzione di spese di rappresentanza mai sostenute. Per questa seconda contestazione, l’ex consigliere dovrà versare 28.644 euro.

Processato in “contumacia” - in aula non si sono presentati né lui né alcun avvocato a sostenerne la difesa - Rinaldin commenta: «Io e i miei legali eravamo totalmente all’oscuro del procedimento, non ci è mai stato notificato nulla».

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