Dongo, Anpi e nostalgici
Tutti nella stessa piazza

I simpatizzanti della Rsi sul lungolago per commemorare la fucilazione dei gerarchi fascisti del 28 aprile. E a Porlezza accusano: morti dimenticati

Nostalgici da una parte e Anpi dall’altra. Domenica 30 aprile, in pieno centro paese, gli schieramenti opposti saranno uno di fronte all’altro.

I simpatizzanti delle Repubblica sociale italiana inizieranno proprio a Dongo, dove dopo l’arresto del duce vennero fucilati i suoi gerarchi, la loro consueta manifestazione di “Commemorazione per le vittime delle esecuzioni partigiane”.

Un programma già ampiamente definito e comunicato: alle 9.30, dinanzi alla ringhiera del molo che reca ancora i segni dei proiettili di mitraglia sparati dal plotone di esecuzione il pomeriggio del 28 aprile ’45, i fedelissimi del duce - di solito una cinquantina di persone - si metteranno sull’attenti, non rinunciando, come negli anni scorsi, al saluto romano, prima di posare in acqua una corona a ricordo dei morti di 72 anni fa.

Sull’altro lato della strada, in piazza Paracchini, l’Anpi invita invece la cittadinanza a partecipare a una “mattinata di presenza democratica”: una manifestazione chiaramente in antitesi con quella dei nostalgici.

A Porlezza invece non festeggerà nessuno. «Una vergogna» dice Paolo Scaramuzza, ex agente della guardia di finanza che fa parte dell’Anfi (Associazione nazionale finanzieri d’Italia), - cinque candidati sindaco e nessuno che ci abbia pensato».

I dettagli su La Provincia in edicola martedì 25 aprile

© RIPRODUZIONE RISERVATA