Ferita dal marito, ora ha paura
Il giudice: «Poca voce alle vittime»

Dopo il drammatico racconto della donna invalida per gli spari dell’uomo, tornato libero, un magistrato ammette: bisogna ascoltare maggiormente le ragioni delle parti lese

Quando era giudice a Varese, il magistrato comasco Giuseppe Battarino dedicò tutte le udienze preliminari dell’8 marzo (festa della donna) a processare imputati maschi violenti. Oggi, commentando la storia di Anna Mirani, spaventata perché il marito che le ha sparato nel giugno 2015 è uscito dal carcere dopo soltanto un anno e 9 mesi, afferma: «Non conosco il caso specifico, quindi non mi sento di esprimere nessuna valutazione, ma è vero che il nostro processo penale non è particolarmente orientato alle ragioni e all’ascolto delle vittime».

Non poteva lasciare insensibili la denuncia di Anna, la donna di Pigra contro la quale il marito Alfredo Puricelli ha esploso due colpi di fucile, rendendola invalida e costringendola per tutta la vita con una stampella. La concessione dell’affidamento in prova ai servizi sociali del marito dopo così poco tempo da quei tragici fatti ha fatto perdere la fiducia nella giustizia, da parte della donna.

Altri dettagli sul giornale in edicola lunedì 8 maggio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA