«Il lupo è un’emergenza»
Si muove anche la Provincia

Val Cavargna: si torna a parlare delle incursioni del temuto predatore. A Villa Gallia un corso per formare volontari addetti al “monitoraggio”

Con quella di Osvaldo Butti, l’allevatore di Cavargna che ha segnalato negli ultimi giorni alle competenti autorità l’uccisione di almeno quattro capre in località Vegna, sono tre le richieste di indennizzo inoltrate agli uffici di Regione Lombardia (con il supporto di polizia provinciale, carabinieri forestali e Ats della Montagna) a seguito di altrettanti assalti del lupo o dei lupi nel Comasco.

Tutte e tre sono concentrate lungo le vette tra la Val Cavargna e le valli dell’Alto lago, a conferma che la coppia immortalata nell’agosto del 2015 nella ticinese Valle Morobbia ha ormai eletto, in particolare, quel territorio a riserva personale di caccia.

Altre segnalazioni ricevute (in particolare nella Valle del Dosso), invece, o non sono state supportate dal ritrovamento di resti di predazione o non hanno avuto la necessaria conferma a seguito delle analisi genetiche.

Di sicuro - e questo rappresenta un dato di assoluto rilievo - quella del lupo è diventata ormai una presenza stabile nel nostro territorio. E nell’ambito del progetto europeo “Life in WolfAlps”, Regione Lombardia ha promosso per martedì prossimo - 5 dicembre - a Villa Gallia (sede di rappresentanza della Provincia) un corso di formazione “finalizzato al monitoraggio del lupo”.

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