L’Anpi ritorna a Dongo
«Una piazza profanata»

Un centinaio di persone (e nessun sindaco) alla mobilitazione contro il raduno dei nostalgici. «Era una manifestazione di stampo fascista, andava proibita»

Un centinaio di persone in piazza (ma neppure un sindaco) alla manifestazione dell’Anpi “contro tutti i fascismi”. C’era invece Vilma Conti, staffetta partigiana e presidente dell’Associazione partigiani locale. «Da alcuni anni questa piazza, intitolata a un martire della lotta partigiana, viene profanata da manifestazioni di chiaro stampo fascista, che dovrebbero essere proibite. Resistenti non furono solo i partigiani, ma tanti cittadini di diversa estrazione sociale e credo politico. Raccontiamo che cosa accadde qui nel ’45 in quei giorni drammatici di aprile, altrimenti le nuove generazioni rischiano di farsi assorbire da nuove ideologie fasciste e alzeranno il braccio facendo il saluto romano come abbiamo visto fare qui qualche settimana fa».

Il pomeriggio era iniziato con l’esibizione della Piccola orchestra Karasciò, che ha deliziato la piazza con accattivanti brani legati al vissuto popolare; molto apprezzato anche lo spettacolo conclusivo, “Tu non sai le colline (Dove si moriva per la libertà)”, a cura del Teatro d’Acqua dolce e della Piccola orchestra Karasciò, con Arianna Di Nuzzo e Gabriele Penner nel ruolo di interpreti. In serata una nota del responsabile organizzativo della Fiamma Tricolore, Primo Turchetti, per specificare che «non siamo animati da retorica, spirito nostalgico o folclore . A distanza di oltre settant’anni dalla fine della guerra, il nostro intento è solo quello di un civile ricordo di chi per l’Italia ha combattuto in convinta e leale fede. E’ giusto che ognuno rimanga fermo nelle proprie convinzioni e segua i propri ideali, augurandoci che mai più fratelli della stessa terra e dello stesso sangue si uccidano fra di loro».

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