Sì alla legge per fermare i cinghiali
Rimborsi e 15 giorni di caccia in più

Approvata a larga maggioranza la normativa per ridurre i danni degli ungulati

In provincia 1.200 abbattimenti l’anno. I consiglieri comaschi: «Giusto»

Emergenza vera relativa ai cinghiali, cui ora Regione Lombardia ha posto un freno, con la legge approvata a larga maggioranza (51 voti a favore - 10 contrari) nell’aula del Pirellone. Un provvedimento che rappresenta la sintesi di due progetti di legge, che hanno richiesto un lungo lavoro in Commissione, non senza qualche frizione.

«La normativa rappresenta un passo in avanti su una problematica che esiste da tempo, ma che per la prima volta viene affrontata anche da Regione in maniera più incisiva e corretta. Il punto fermo è che impensabile prescindere dall’esercizio venatorio per il contenimento dei cinghiali», sottolinea il consigliere leghista Dario Bianchi, primo firmatario di uno dei due provvedimenti poi confluiti nella Legge approvata ieri.

Il consigliere argegnino Francesco Dotti (Fratelli d’Italia) e il sottosegretario Alessandro Fermi (Forza Italia): «Il contrasto alla proliferazione della popolazione di cinghiale sarà favorito in particolar modo dall’estensione di 15 giornate di caccia a favore dei cacciatori di cinghiali, aggiuntive alle 55 normalmente concesse. Ci siamo posti come obiettivo di questo provvedimento quella di fare sintesi tra le varie istanze, in primis quelle del mondo venatorio e quelle degli agricoltori. Avanti tutta, dunque».

Tra le novità introdotte è previsto poi il dovere degli Ambiti e dei Comprensori di risarcire fino al 30% i danni causati dai cinghiali nelle aree dove è consentita la caccia. Per il triennio 2017-2019 sono previsti 300 mila euro l’anno per i risarcimenti.

«La Lombardia è probabilmente l’ultima regione a deliberare in questo senso. Questa è la prima regione agricola d’Italia, bisogna far convivere in un ecosistema la presenza dell’uomo, il suo lavoro in agricoltura e la fauna che però va contenuta. Dispiace solo che non sia stata fatta una legge organica in cui si normava il contenimento di tutte le specie in soprannumero”, il commento del consigliere regionale del Partito Democratico, Luca Gaffuri, che ha votato a favore della Legge.

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