Valle Intelvi: «Non penalizzate i negozi»
I commercianti riconsegnano le chiavi

Manifestazione in Comune contro il mancato via libera agli esercizi Il sindaco Grandi si schiera: «D’accordo con voi, lo Stato ha sbagliato»

Riaprire. Si sono presentati in tanti, gli esercenti dell’Alta Valle esasperati, chiavi in mano, davanti il palazzo comunale di Lanzo Alta Valle Intelvi a far sentire le proprie ragioni in un momento di grave crisi chiedendo al sindaco Marcello Grandi di farsi portavoce presso la Provincia, la Regione, lo Stato di questo grande disagio che non è solo di carattere economico.

Marcello Grandi li ha ricevuti con la fascia tricolore dando un segnale di forte carattere istituzionale oltre che di aiuto concreto e di vicinanza, all’iniziativa degli esercenti ritirando simbolicamente le chiavi delle loro attività.

«Le formuliamo questa richiesta nel caso venga data facoltà ai Sindaci di poter decidere sulle riaperture- scrivono nella lettera- I nostri negozi locali, sono già stati organizzati per mantenere le distanze tra i clienti ed ovviamente siamo attrezzati degli ausili di dispositivi di sicurezza individuali. Dopo due mesi di chiusura obbligatoria, siamo tutti in una preoccupante crisi economica dovuta al fatto che purtroppo dobbiamo affrontare delle spese obbligatorie come ad esempio l’affitto, luce, gas ecc ecc. senza aver avuto alcun incasso. Non le chiediamo nessun aiuto economico ma solamente la libertà di poter ricominciare a lavorare perchè solo con il nostro sudato lavoro potremmo uscire da questa drammatica situazione. Chiediamo infine che questa nostra richiesta venga recapita alla Provincia di Como ed alla Regione Lombardia per informarli del fatto che abbiamo bisogno urgente di riaprire».

Il sindaco ha spiegato: « Immagino quante difficoltà voi abbiate; speravo che lo Stato facesse un atto di coraggio e permettesse di riaprire in anticipo. Cosa che non è avvenuta. Capisco le difficoltà e mi faccio carico di portare le vostre richieste alla Provincia e alla Regione e vedrò di trovare un canale per inviare tutto al ministero competente, anche se immagino che di queste lamentele ne hanno ricevute tantissime e sappiano le difficoltà della vostra categoria. Per quanto compete l’amministrazione e il sindaco gli spazi di manovra sono quasi nulli». (Francesco Aita)

L’articolo completo su La Provincia di mercoledì 6 maggio

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