Valsolda, tasse ai frontalieri
«E noi blocchiamo tutte le dogane»

Annunciato uno sciopero di tre giorni

alla vigilia del referendum previsto in Canton Ticino

«Misure discriminatorie verso chi lavora con onestà»

Un volantino, comparso nelle ultime ore sui social network, sembra destinato a scaldare (e non poco) gli animi in vista del referendum “Prima i nostri!”, che vedrà il Canton Ticino alle urne il prossimo 25 settembre.

Esplicito l’invito ai lavoratori frontalieri ad uno sciopero di tre giorni il 22-23-24 settembre, con conseguente blocco delle dogane. Quali? «Le principali e le più importanti dogane di accesso al territorio elvetico», si legge nel post a corredo dell’iniziativa.

Citiamo, per il territorio del lago, i valichi di Oria Valsolda e della Valmara a Lanzo d’Intelvi. Iniziativa - quella del blocco delle dogane - destinata sicuramente a far discutere.

Anzi sui social network sono subito iniziate prese di posizione e distinguo. Attraverso il profilo facebook Emphasis De Marco, principale promotore dell’iniziativa, spiega: «Presidiare le dogane, pacificamente, uniti e compatti, senza vietare l’accesso a chi coscienziosamente deciderà di recarsi sul posto di lavoro». Ma c’è anche chi sostiene: «Per protestare contro l’aumento delle tasse in Italia, protestiamo in Svizzera?».

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