Bulgarograsso piange Michela
«Eri una mamma speciale»

Folla ai funerali della ricercatrice morta a 41 anni che lascia il marito e due bambini di 5 e 7 anni. La Doria Pallavolo ha donato ai piccoli la sua maglia numero 5: «Con il tuo ultimo salto sei volata in cielo»

«Ciao Mich, con l’ultimo salto sei volata in cielo». Poi un caloroso applauso, come si conviene per congedarsi da un atleta. Così oggi, sabato 1 ottobre, parenti, amici, colleghi e conoscenti hanno salutato per l’ultima volta Michela Mangieri. La ricercatrice e mamma di due bimbi morta, a 41 anni, per una malattia la cui origine è ancora da accertare.

Chiesa parrocchiale gremita – presenti oltre 500 persone – e otto sacerdoti concelebranti, fra cui anche don Daniele Gandini e don Pietro Snider che, otto anni fa, celebrarono le sue nozze con Luca Bernuzzi.

Ieri nella stessa chiesa era palpabile la commozione per l’addio a una donna non comune, anche come ricercatrice impegnata in studi sulle cellule cerebrali. Gli amici della Doria Pallavolo di Portichetto hanno donato ai bimbi di Michela la maglia numero 5, da lei indossata centinaia di volte, con le firme di atlete, allenatori e dirigenti della società fondata dal padre, Carmine Mangieri, proprio per permettere alla figlia e a un gruppo di sue amiche di realizzare il loro sogno sportivo.

«Sei stata una figlia giudiziosa, una studentessa brillante, una ricercatrice d’eccezione e poi una moglie e una mamma meravigliosa – ha ricordato Stefano Gamba, a nome della Doria Pallavolo – Questo sogno sportivo tu l’hai portato avanti per vent’anni, distinguendoti per impegno e dedizione e per quel sorriso che avevi sempre sul volto, nella sconfitta e nella vittoria».

Il servizio completo su La Provincia in edicola domenica 2 ottobre.

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