Ferrovia della Valmorea
«Utile per i frontalieri»

Approvato in Regione il documento di Orsenigo (Pd) che chiede di trasformare l’ex linea turistica che va da Mendrisio a Castellanza

Un piccolo passo su un lungo tragitto, compiuto, interrotto e da riprendere. Ma la ferrovia della Valmorea è ora sui tavoli regionali ed è il primo, fondamentale obiettivo che amministrazioni comunali e sostenitori si proponevano.

Infatti, il consiglio regionale lombardo ha approvato l’ordine del giorno proposto dall’esponente comasco del Pd, Angelo Orsenigo, «per il rilancio della linea ferroviaria a favore di turismo, lavoro e territorio».

L’atto approvato non accenna a costi, tempi e modi. Ma ai benefici: «Benefici oggettivi per le nostre comunità e per il tessuto economico lombardo in un momento di fabbisogno di opere a servizio del territorio – sottolinea il consigliere Orsenigo –. La Regione passi al concreto ed ascolti i numerosi amministratori del territorio che chiedono a gran voce il rilancio della linea ». La riattivazione del servizio su ferro tra Castellanza e Mendrisio potrebbe generare un interesse turistico fra tre aree di confine, Como, Varese e il Canton Ticino, poiché attraversa la valle del Lanza di alto valore storico e naturalistico.

Ma potrebbe rappresentare un mezzo sostenibile dal punto di vista ambientale per il trasporto dei frontalieri e di collegamento tra i numerosi Comuni attraversati.

«Un passo piccolo, ma importante, perchè coinvolge la Regione nella sfida sulla riattivazione del tracciato e del servizio», afferma Giampiero Pandiani, “padre” della ferrovia della Valmorea ed anima del Comitato dei sindaci e dei sostenitori dell’opera.

Maria Castelli

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