Donna trovata morta a Rodero
È un’insegnante di Stabio
L’allarme lanciato dalla scuola

È una 35enne residente in Svizzera la donna trovata morta domenica nei boschi di Rodero

Sono state le maestre della scuola elementare di Stabio a lanciare l’allarme che ha permesso agli investigatori di identificare il corpo della donna trovata morta domenica pomeriggio nei boschi di Rodero.

La vittima di quello che potrebbe anche essere un omicidio - in questo senso si attendono i risultati dell’autopsia, disposta a mezzogiorno di lunedì dalla Procura - è un’insegnante delle scuole elementari di Stabio ed è una cittadina svizzera di 35 anni residente nel paese al confine con l’Italia.

La morte della donna risalirebbe a venerdì notte, ma nessuno nel fine settimana aveva denunciato la sua scomparsa.

Proseguono intanto le indagini per stabilire le cause della morte. La falange di un dito semi amputata, l’assenza di una giacca a vento o di un piumino che la riparasse, l’erba del breve dirupo dov’era il corpo schiacciata come se qualcosa vi fosse rotolato sopra, la mancanza di documenti d’identità. Gli elementi per sospettare che la donna trovata senza vita nei boschi di Rodero, possa essere stata uccisa ci sarebbero tutti, non fosse che a un primo esame sul cadavere il medico legale non avrebbe trovato segni evidenti di ferite mortali.

I carabinieri, fino alla serata di ieri, hanno dato la caccia a possibili tracce utili all’inchiesta sul luogo del ritrovamento del corpo. Ogni ipotesi è aperta: quella di un possibile malore (la più improbabile), di un possibile suicidio, di un investimento da parte di un’auto pirata (anche questa poco probabile), di un’overdose o, appunto, di un omicidio.

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