«I vaccini? sono tutti sicuri»
Due reazioni gravi su 200mila dosi

Nessuna inchiesta da parte della Procura per il decesso della donna venuta a mancare poche ore dopo essere stata vaccinata. L’infettivologo: «Da medico rassicuro, nessun pericolo»

Una reazione - grave - avversa al vaccino ogni centomila dosi. Ad oggi è questa la media riscontrata in provincia di Como. All’hub di Villa Erba, il giorno dopo la tragica morte di una donna, stroncata da un arresto cardiaco un’ora dopo aver fatto la seconda dose di pfizer, nessuno si è fatto prendere dall’ansia o dal panico e le vaccinazioni sono andate avanti regolarmente. Come ogni giorno.

Su quanto accaduto lunedì pomeriggio, quando Angela Caspani, 68 anni di Faloppio, ha avuto un malore fatale mentre stava mangiando un gelato con la figlia uscita dalle centro vaccinale di Villa Erba, le autorità sanitarie hanno disposto un’autopsia, mentre la Procura di Como non ha aperto alcun fascicolo. Sarà, nel caso, lo stesso anatomo patologo che svolgerà l’autopsia sanitaria a comunicare alla magistratura eventuali connessioni tra il decesso e il vaccino, qualora vi sia effettivamente (e non è assolutamente detto) una connessione.

I sanitari, in ogni caso, sul decesso di lunedì sottolineano come non si possa parlare di reazione avversa (che, nel caso, si presenta entro 15 minuti dopo l’iniezione). I medici del centro vaccinale parlano di triste fatalità, secondo i camici bianchi la donna aveva patologie pregresse. L’hub comunque non ha ricevuto alcun fermo circa le dosi e le somministrazioni da parte delle autorità e ieri il flusso di comaschi che si è fatto vaccinare è stato regolare: nessuna disdetta o appuntamenti a vuoto.

Asst Lariana precisa che nei suoi hub di riferimento, dopo più di 200mila prima dosi inoculate, ha registrato solo due reazioni avverse descrivibili come gravi. Si è trattato di reazioni di natura allergica. Due malori che sono regrediti sul posto con una terapia, a base in sostanza di cortisone. L’Agenzia italiana del farmaco, nell’ultimo report, indipendentemente dall’età del vaccinato e dal tipo di vaccino inoculato, riferisce di aver ricevuto oltre nove segnalazioni su dieci non gravi. Come febbre, stanchezza, dolori muscolari. Il tasso di segnalazioni gravi è invece confinato a 36 eventi ogni 100mila dosi, ma non è stabilito «il possibile ruolo causale della vaccinazione».

«Intanto occorre distinguere tra eventi avversi e reazioni avverse – spiega l’infettivologo comasco Domenico Santoro – gli eventi compaiono senza necessariamente avere un nesso di causa-effetto con la vaccinazione. Accadono in maniera anche indipendente. Le reazioni hanno un collegamento stabilito. Quanto al caso specifico, al netto del grande dispiacere, non è possibile fornire un commento in assenza di informazioni certe. Comunque direi che le statistiche nazionali e internazionali, dopo milioni e milioni di vaccinazioni, sono rassicuranti. Da medico mi sento di tranquillizzare la popolazione. Ricordando che la vaccinazione ci mette al scuro da una malattia molto severa, frequente e sovente mortale, ampiamente documentata che ha messo in crisi l’intero sistema sanitario. Abbiamo il compito di archiviare con le vaccinazioni la pandemia».

Nella giornata di lunedì nel Comasco sono stati inoculati 5.141 vaccini, per la prima volta più seconde (3.544) che prime dosi (1.597), segno di una parziale contrazione delle forniture attese. Tra sabato e domenica le somministrazioni sono state 8.537, quindi 4.200 al giorno. Nei giorni precedenti 5.348, prima 6.035, 5.102, 5.676, 5.330 e 5.534.

© RIPRODUZIONE RISERVATA