La casa “ruba” un pezzo di piazza
Se ne accorgono dopo 28 anni

Errore del Comune di Limido che aveva dato il via libera al privato

Trovata l’intesa per sanare la situazione: il municipio intascherà 16 mila euro

Aveva allargato la casa e il cortile privato su un pezzo di terreno comunale. Ma a Limido Comasco, se ne sono accorti 28 anni dopo.

E si badi. Non si tratta dell’abuso edilizio di un privato, che anzi, prima di iniziare i lavori nel 1987 aveva chiesto e ottenuto il regolare permesso dall’ufficio tecnico. Il caso è singolare perché l’errore era stato proprio del proprietario, cioè il Comune, che in questo modo ha perso un pezzo di piazza Piave e se n’è dimenticato per poco meno di tre decadi.

Sembra che nessuno avesse mai sollevato il dubbio sulla proprietà dell’area, almeno fino a quando il proprietario è morto e gli eredi hanno fatto fare un rilievo per poter vendere l’immobile. Si sono accorti che al catasto una porzione di immobile e il tetto del cortile risultavano su area pubblica, così hanno chiesto al Comune di poter sanare la situazione, possibilmente acquistandola ed evitando la demolizione. L’accordo è stato raggiunto a quota 16 mila euro.

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