L’autobus per i frontalieri è un flop
Stop alle corse da Uggiate a Cantello

Si conclude amaramente l’esperimento iniziato nemmeno 200 giorni fa. Il vicesindaco Baruffini: «Ma l’idea non è da buttare e la riproporremo insieme agli svizzeri»

La “corriera frontaliera” è stata sospesa e non aveva neppure 200 giorni di vita. Troppo pochi i viaggiatori che hanno utilizzato le cinque coppie di corse-base sul tragitto di dieci chilometri tra Uggiate e Cantello – stazione ferroviaria del Gaggiolo, con fermate a Valmorea e Rodero e diramazioni a Ronago e Colverde.

L’utenza potenziale avrebbe potuto essere di tremila frontalieri al giorno, tutti coloro che dai territori di confine utilizzano l’auto per recarsi al lavoro in Canton Ticino. Ma la nuova linea si proponeva pure di servire utenti diretti all’aeroporto di Malpensa o di Lugano in interscambio con il treno Tilo del tracciato ferroviario Stabio-Arcisate- Varese-Malpensa di recente inaugurazione.

Ma l’esperimento non è andato a buon fine e, in effetti, proprio di esperimento si trattava: voleva verificare se, offrendo nuovi servizi pubblici e collettivi, cambia il sistema di mobilità, subentrano altre abitudini, il traffico privato si attenua, con vantaggi generali. Da Uggiate a Cantello, 18 minuti in corriera e poi il treno in coincidenza, negli orari di punta, ma anche a metà giornata: sembrava la soluzione, quasi un legame tra i valichi di Ronago, Val Mulini, Drezzo, Bizzarone e Stabio.

«Ma noi continuiamo a credere nella linea Uggiate – Cantello, consapevoli che occorre tempo, molto tempo, per far passare proposte. Bisognava provare», afferma Mirko Baruffini, vicesindaco di Uggiate, vicepresidente dell’amministrazione provinciale e delegato ai trasporti.

Quest’anno sarà messo in gara il trasporto pubblico locale e sarà una maxi appalto che comporterà molti mesi: « Mi adopererò affinchè nel piano di bacino sia prevista la linea Uggiate-Cantello, collegamento frontaliero che resta strategico - dice il vicepresidente – e insisterò affinchè venga considerato nella commissione mobilità italo-svizzera o della Regio Insubrica».

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