Limido, cipolle e aglio
per avvelenare i cani

Emergono particolari inquietanti dal braccio di ferro tra proprietari degli animali e i residenti esasperati

A Limido Comune e residenti stanno cercando di placare uno scontro aperto che ha provocato reazioni fuori dalle righe. Si parla del duello tra maleducati padroni di cani e residenti esasperati dalla sporcizia che i primi lasciano ovunque, ed è culminato nel tentativo di avvelenare i quadrupedi con una tecnica da intenditori: spicchi di aglio e cipolle tagliate a metà. Il tentativo in qualche caso è andato a segno e due cani di piccola taglia ci avrebbero già rimesso la vita. «Sì, il mio cane è morto avvelenato dalla cipolla - afferma una testimone - e in questi giorni abbiamo trovato altri spicchi d’aglio nelle aiuole».

Non tutti sanno che aglio e cipolla rientrano tra gli alimenti tossici per cani e gatti se ingeriti in determinate quantità o con somministrazioni costanti. Le cipolle contengono un disolfuro che porta alla distruzione dei globuli rossi e all’anemia grave nei cani di piccola, più raramente in quelli di media taglia. Lo stesso vale per l’aglio. L’effetto dipende dalla dimensione del cane: mentre un maremmano può addentare un pezzo di cipolla indenne, un chihuahua può rimetterci la vita per averla appena mordicchiata.

Settimana scorsa invece sono stati scoperti spicchi d’aglio stranamente disseminati nelle aiuole. Evidentemente gli autori di questi gesti devono essersi documentati bene per pensare una cosa del genere.

L’articolo completo su La Provincia di giovedì 9 febbraio

© RIPRODUZIONE RISERVATA