Rodero, l’omicidio di Nadia
Trovato sangue nella casa

La salma della donna è tornata in Svizzera. Forse settimana prossima i funerali a Stabio

Tracce di sangue nell’abitazione, e il cognato che continua a sostenere di aver solo gettato il cadavere nel bosco e non di averla uccisa. Continuano le indagini per l'omicidio di Nadia Arcudi, la maestra di 35 anni di Stabio trovata morta nel bosco di Rodero domenica 16 ottobre. In carcere, accusato di essere l’uomo che l’ha uccisa, c’è Michele Egli , 42 anni, marito della sorella della vittima.

Secondo le indagini da parte della polizia scientifica, sembra che nella villetta di via Cava a Stabio, dove Nadia viveva con la madre, siano state trovate tracce di sangue. Un ritrovamento che non fa altro che aumentare i dubbi su come sia morta la donna e sulle persone presenti quella sera in quell’abitazione.

Nel frattempo, il corpo della donna è stato restituito ai familiari: nei prossimi giorni, quindi, sarà possibile dare l’ultimo saluto alla maestra di Stabio, con i funerali.

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