San Gerardo, la città si mobilita. Torna l’invasione dei fedeli olgiatesi a Monza

La ricorrenza Martedì il pellegrinaggio senza più limitazioni, dopo gli anni della pandemia. A piedi, in auto, in Vespa o con uno dei tre pullman: già prenotati oltre 500 kit della parrocchia

Primo pellegrinaggio a Monza post pandemia senza più limitazioni. Dopo due anni di sospensione a causa dell’emergenza sanitaria e l’edizione 2022 a numero chiuso per il persistere di alcune restrizioni, quest’anno il pellegrinaggio torna nella sua forma tradizionale – con concorso di popolo – e senza posti limitati. Si preannuncia una notevole partecipazione a uno degli appuntamenti religiosi più sentiti dalla comunità olgiatese, che in massa il 25 aprile va in pellegrinaggio alla chiesa di San Gerardo al Corpo a Monza, dove è conservata l’urna del Santo per mantenere fede a un voto che risale al 1207.

Come da tradizione, ieri l’avisino Pietro Ballerini ha deposto una ciotola di fiori e acceso il cero davanti all’urna del Santo, al centro del piedistallo in bronzo fatto realizzare dall’Avis Olgiate nel 1975. Prologo della invasione di olgiatesi attesa per martedì a Monza.

La tradizione

I primi a partire saranno i partecipanti al pellegrinaggio notturno organizzato da Avis e parrocchia, in collaborazione col gruppo podistico Dialogo club Bric’s. Una ventina gli olgiatesi che, sulle orme degli antichi pellegrini, percorrerà i circa 42 chilometri da Olgiate a Monza, con due ristori lungo il tragitto curati da Avis. Partenza intorno alle 24 di domani, dopo una breve preghiera nella chiesa di San Gerardo e la benedizione impartita dal vicario don Francesco Orsi. Previsto l’arrivo alle 7 alla chiesa di San Biagio, dove don Alberto Angaroni ha messo a disposizione le docce dell’oratorio. Una quindicina di soci del Vespa club Olgiate Comasco raggiungerà Monza in Vespa. La parrocchia ha organizzato tre pullman (150 prenotazioni), uno dei quali riservato alla banda.

La delegazione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Simone Moretti, prima del pellegrinaggio, si recherà al parco della Rimembranza per deporre una corona nella ricorrenza del 78esimo anniversario della Festa della Liberazione. La maggior parte degli olgiatesi raggiungerà la città brianzola con mezzi propri: in auto, in moto e qualcuno anche in bicicletta. Alle 9 i pellegrini dalla chiesa di San Biagio si porteranno in processione, sulle note del Corpo musicale olgiatese, alla chiesa di San Gerardo al corpo per la messa delle 10 concelebrata dal prevosto di Olgiate, don Flavio Crosta, con don Massimo Gaio parroco di San Gerardo al Corpo in Monza. Saranno inoltre presenti il vicario don Francesco Orsi, il collaboratore parrocchiale don Alberto Dolcini e alcuni sacerdoti originari di Olgiate.

Il bacio dell’urna

Al termine della messa si rinnoverà il rito del bacio all’urna e della distribuzione di pane e vino benedetti (già prenotati 500 kit del pellegrino, numero destinato a salire). Rito in ricordo dei tempi in cui ai pellegrini di passaggio dall’ospedale fondato da San Gerardo nel 1174 venivano offerti pane e vino. Per chi per la prima volta andrà in pellegrinaggio sarà d’”obbligo” inserire un mazzolino di trifoglio nella bocca dei leoni sul ponte dei leoni sul Lambro, che si attraversa durante la processione.

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