Saronno, maternità a rischio chiusura
«La Regione deve dire cosa vuol fare»

Nel 2019 si sono registrate 484 nascite, al di sotto del limite ministeriale di 500

Per scongiurare i tagli bisogna potenziare la struttura ospedaliera anche con nuove assunzioni di medici. Lo sostiene il presidente del consiglio regionale, il comasco Alessandro Fermi, mentre il Pd vuole capire che intenzioni ha la Regione.

Passate le feste la politica regionale fa chiarezza sul bilancio in negativo ottenuto dall’ospedale di Saronno nel 2019 circa i nuovi nati. Nei precedenti dodici mesi il presidio saronnese ha registrato 484 neonati contro i 500 utili al raggiungimento degli standard minimi, si teme dunque un futuro taglio del reparto maternità. Nel 2018 i bambini venuti alla luce erano 573.

«La situazione è in fase di monitoraggio – spiega lo stesso Alessandro Fermi – ma non c’è nessuna ipotesi per il momento di chiusura del punto nascite di Saronno. Certo i 484 nati sotto alla soglia dei 500 impongono un rafforzamento del presidio ospedaliero. L’eventuale misura di razionalizzazione comunque non scatta subito, la valutazione è prevista nell’arco di un triennio. Per scongiurare tagli bisogna piuttosto lavorare per potenziare il personale ospedaliero, il reclutamento è in crisi e c’è bisogno di fare nuove assunzioni. Sul tema ho ricevuto rassicurazioni dall’assessorato al welfare».

Assessorato retto da Giulio Gallera dal quale, nonostante i tentativi fatti, dall’inizio dell’anno non sono arrivati commenti.

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