Saronno, minacce all’infermiera
Chiuso il suo profilo facebook

È intervenuta la Procura di Busto Arsizio

L’incredibile vicenda che ha portato agli arresti di Laura Taroni, infermiera originaria di Moltrasio e residente a Lomazzo accusata di aver ucciso marito, madre e suocera, e di Leonardo Cazzaniga, il medico amante del pronto soccorso di Saronno accusato pure dell’omicidio volontario di alcuni pazienti, ha un retroscena per certi versi ancor più sconcertante: le centinaia di persone che su facebook si sono scagliate contro la coppia con minacce di morte, insulti e - addirittura - con il “furto” delle fotografie private in cui compaiono anche i figli minorenni utilizzate per creare gruppi-gogna sul social network.

Di fronte a tanta violenza da tastiera, la Procura di Busto Arsizio e il legale dell’infermiera erano intervenuti formalmente riuscendo a spingere facebook a chiudere il profilo di Laura Taroni, che - per quanto personale - era di fatto aperto a chiunque. Lo stesso procuratore capo di Busto Arzisio, Gianluigi Fontana, aveva anche lanciato un appello ai cittadini a tutela dei figli dell’infermiera: «Non postate messaggi di odio su facebook - aveva detto - in quanto non siamo certi che i figli di Laura Taroni non possano accedere ad internet».

Purtroppo né l’appello né l’intervento di chiusura del profilo social della donna hanno impedito a molti - forti dell’anonimato concesso dalla creazione di gruppi pubblici su facebook - di creare autentiche gogne social.

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