Autotrasporto: aiuti al rinnovo veicoli. «Il clic day sui contributi non funziona»

Camion e furgoni Il ministero ha approvato il bando 2024 che ha una dotazione di 25 milioni. Confartigianato: «La formula scoraggia molte imprese, e poi ci sono tempi incerti sui rimborsi»

Rinnovo del parco veicolare, fino a 550mila euro per ogni impresa che si occupa di trasporti. Le associazione di categoria promuovono l’iniziativa, ma non il metodo di attribuzione dei contributi che può essere migliorato.

Il ministero dei Trasporti ha approvato l’edizione 2024 del Bando autotrasporti, previsti 25milioni di euro per incentivare l’acquisto di mezzi ecologici. Secondo i dati Unrae, al 30 giugno 2023 in Italia circolavano 732mila veicoli industriali con massa superiore alle 3,5 t, il 49% dei quali dotato di motori ante Euro 4. L’età media dei mezzi in circolazione è di 14,8 anni e di 12,6 per il comparto pesante superiore a 16 tonnellate, che conta 452mila unità, il 37,6% ante Euro 4.

Il costo di un autoarticolato va dai 150 ai 200mila euro come riferimento base, ai quali si aggiungono gli accessori necessari alla tipologia di attività svolta, i mezzi altamente tecnologici con impianti particolari superano i 200mila euro: «La misura ricalca quella delle scorse edizioni – afferma Roberto Galli presidente mestiere Trasporto merci conto terzi Confartigianato Como – La controindicazione, almeno negli anni passati, sta nel fatto che funziona come una sorta di click day, vengono aperte finestre temporali per inviare le domande».

Le date per la presentazione delle richieste 2024 verrà comunicata dopo l’adozione del decreto del direttore generale per la sicurezza stradale e l’autotrasporto. Dall’aggiudicazione del bando all’erogazione del sostegno, il tempo di attesa è un punto di domanda: «Personalmente sto ancora aspettano i contributi del 2021 – prosegue Galli – Abbiamo suggerito di poter istituire una forma di compensazione a credito, ma sembra non sia possibile farlo». Le imprese si adeguano per avere mezzi meno inquinanti ed essere più competitive: «Chi non ha almeno un Euro 6 ha grosse difficoltà a viaggiare, dai furgoncini ai mezzi di grandi dimensioni, nei centri abitati ci sono limitazioni che impediscono l’accesso» conclude Galli.

Tempi incerti non solo per il rimborso, ma anche per la consegna del mezzo: «Ho ordinato un camion a luglio 2021 e mi è stato consegnato a novembre 2022 – sottolinea Riccardo Gervasoni presidente Fita Lario Brianza – Ritardi che fanno rischiare di perdere gli incentivi. La formula del click day inoltre finisce per scoraggiare molti, soprattutto chi ha un unico veicolo. L’iniziativa è buona, ma i metodi attuativi andrebbero migliorati».

A Milano le regole dell’Area B consentono un limitato numero di ingressi ai mezzi più inquinanti: «Ho un Euro 4 e diciamo che voglio cambiarlo con un Euro 6, lo ordino e attendo - evidenzia Gervasoni - Nel frattempo non posso più entrare in città anche se posso dimostrare l’ordine del nuovo mezzo, l’impegno delle imprese dovrebbe essere riconosciuto, soprattutto se i ritardi non dipendono direttamente da loro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA