C.Next e il territorio. L’aiuto alle imprese sulla sostenibilità

Ambiente Un progetto per sostenere la transizione. L’ad Stefano Soliano: «Un’offerta sui diversi argomenti per trasferire l’innovazione al tessuto economico»

L’acronimo Esg, Environmental social and governance, indica un rating di sostenibilità che esprime l’impatto ambientale, sociale e di governance di un’impresa o di un’organizzazione, le tre aree di intervento stanno alla base dello sviluppo sostenibile.

Significa curare l’impatto ambientale della propria attività, ma anche pensare a come restituire qualcosa al territorio dove si opera. Nei giorni scorsi Acinque ha firmato con C.Next l’Innovation alliance program, una partnership per consolidare il percorso d’innovazione avviato dalla multiutility con un occhio di riguardo alla sostenibilità dal punto di vista sociale.

«Facendo tesoro dell’esperienza sviluppata in questi anni anche in ComoNext, abbiamo costruito un sistema di offering che raggruppa tutti i format legati all’innovazione che offriamo alle imprese in un catalogo dedicato soprattutto alle grosse aziende, l’Innovation alliance program – spiega Stefano Soliano, amministratore delegato di C.Next spa – Realtà che per la loro dimensione hanno bisogno di realizzare anche azioni e operazioni sul territorio di riferimento nell’ambito dell’impatto sociale».

Eventi e iniziative che portino un beneficio sociale al territorio «che consentano all’azienda di aggiungere al proprio report di impatto azioni a favore di scuole, associazioni, giovani e terzo settore. Non solo investire in innovazione per sé stessa, per crescere al suo interno, ma anche per far crescere il territorio, investendo su iniziative di innovazione che l’azienda regala al territorio».

Un esempio potrebbe essere un progetto a favore di aspiranti imprenditori che vengono accompagnati nella possibilità di far diventare la propria idea una startup.

La fruizione del catalogo funziona tramite token, gettoni, che l’azienda acquisisce in anticipo e poi spende attraverso iniziative pensate per i propri collaboratori oppure per il territorio. In questo caso specifico, Acinque vuole investire sullo sviluppo e la crescita anche sociale delle province sulle quali opera. «Una modalità che aiuta i nostri partner a implementare azioni che rientrano nel loro bilancio Esg. Non si tratta solo di grandi realtà, anche le Pmi devono fare i conti con il tema dello sviluppo sostenibile e dell’impatto sociale verso i dipendenti e il territorio».

Tante aziende sono alla ricerca di azioni da poter svolgere in questo senso, non solo risparmiare risorse o produrre energia da fonti rinnovabili, ma anche restituire qualcosa alla comunità: «Mettere la propria capacità di sviluppo positivo a favore degli altri, un momento di restituzione misurabile, eventi che incidono davvero sul tessuto economico e sociale di un’area».

C.Next, società benefit e startup innovativa, è la capogruppo di un sistema di poli d’innovazione che punta a replicare in diverse zone d’Italia il modello dell’Innovation hub di ComoNext a Lomazzo, come sta andando? «A Ivrea, nell’area ex Officine Olivetti, abbiamo riempito in cinque mesi gli spazi finora concessi, 1.600 metri quadri, ne chiederemo altri». Sono dodici le aziende che occuperanno il polo i cui spazi vengono elargiti a lotti, il prossimo sarà di 4mila metri quadri. In fase di organizzazione i poli di Novara, area De Agostini, Lainate, Ascoli Piceno, Pescara e Caserta.

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